«Se non ci sarà il federalismo, ci potrà essere la secessione, non perchè lo chiederà la Lega, ma perchè lo chiederà tutto il nord». Lo ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Castelli parlando dal palco del raduno della Lega a Pontida. «Oggi - ha detto Castelli - è la Lega che tiene unito lo Stato, altro che volerlo disgregare».
ZAIA: STANCHI DI NAPOLETANO E ROMANO IN TV «Siamo stanchi di sentire in tv parlare in napoletano e romano». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia parlando dal palco di Pontida. «Ci sono decine di migliaia di persone - ha spiegato - che parlano e pensano in veneto. Non capiamo per quale motivo sarebbe un'offesa parlare in veneto e in bergamasco in televisione».
"VOGLIAMO I NOSTRI LAVORATORI" «Siamo stufi di sentir dire che c'è bisogno degli extracomunitari, perché certi lavori qui non si vogliono più fare. Noi vogliamo pensare prima ai nostri lavoratori, gli altri si arrangino». Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, parlando dal palco a Pontida. «È una superballa - ha detto - dire che c'è bisogno degli extracomunitari. Noi vogliamo fare liste di collocamento differenziate per pensare prima ai nostri cittadini, poi a quelli del resto del mondo».
"CONTI STABILI, ORA ARRIANGATEVI" «Fatta salva la stabilità dei conti pubblici, per il resto diciamo a tutti arrangiatevi». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia parlando dal palco di Pontida, riferendosi alla necessità del federalismo e ricordando il deficit di molte regioni, in particolare per quanto riguarda il bilancio della sanità. «Noi - ha concluso Zaia - ne abbiamo le tasche piene e agli altri diciamo arrangiatevi».
IL CROCIFISSO Il presidente del Veneto Luca Zaia è tornato sulla polemica relativa al crocifisso nelle scuole e ha affermato che in Veneto sarà difeso.«In Veneto - ha detto - noi facciamo ancora il Presepe e nelle scuole vogliamo il crocifisso. Il crocifisso è il segno della fede ma anche dell'identità di un popolo».
BOSSI: IO MINISTRO DEL FEDERALISMO «C'è un solo ministro per il federalismo e sono io»: lo ha detto Umberto Bossi aprendo il comizio a Pontida, precisando che non è vero che gli sono state tolte le deleghe con la nomina di Aldo Brancher a ministro per l'attuazione del federalismo. «Per il federalismo - ha aggiunto - la coppia è sempre quella, io e Calderoli. Con Aldo Brancher non è cambiato nulla, si è passati dal federalismo al decentramento».
BOSSI: "TUTTI CI VOGLIONO" Il leader della Lega, Umberto Bossi, ha assicurato il popolo leghista sui rapporti all'interno del Governo e, in particolare, con il premier Silvio Berlusconi. «Non è - ha detto - che Berlusconi può cacciarci. Nessuno ci può cacciare perchè altrimenti dove li trovano i voti? State tranquilli, non ci caccia nessuno, anzi tutti ci vogliono».
CINQUANTAMILA A PONTIDA L'organizzazione del raduno di Pontida leghista ha diffuso il dato della partecipazione, pari a 50 mila persone. Il prato di Pontida, dove avviene il raduno, non si è mai riempito in quanto piove da ieri e fa molto freddo. Molti militanti hanno trovato posto sotto gli stand mentre altri sono rimasti in macchina lungo la strada. A causa del maltempo a Pontida non sono arrivati tutti i pullman con i leghisti che erano stati previsti.
ZAIA: "STANCHI DI SENTIRE NAPOLETANO E ROMANO IN TV" - Leggo
ma andassero dove loro vogliono il tricolore, l'inno, roma, gli extracomunitari e i meridionali ecc... a fan culo !