Il ministro dell'Interno Roberto Maroni interviene sulle elezioni comunali del 2011. Andranno al voto Milano e Napoli. Sul capoluogo lombardo, dice in un'intervista al Corriere della Sera, «Bossi si è già prenotato», mentre su Napoli «non è detto che non ci facciamo un pensierino, almeno cominceremo a far funzionare qualcosa». Dunque, Maroni lancia la pazza idea di un sindaco leghista per il post-Iervolino. Manca ancora un anno - politicamente un secolo - si vedrà. Intanto la giunta di Rosetta deve reggere alla prova dell'aula nella maratona per l'approvazione del bilancio. In caso di bocciatura l'ex ministro potrebbe lasciare facendo spazio ad un commissariamento di Palazzo San Giacomo. RIFORMA COSTITUZIONALE - Il discorso di Maroni si amplia alle riforme. La Lega spinge affinché «sia affidato a Umberto Bossi e Roberto Calderoli il compito di formulare una proposta di grande riforma della Costituzione disegnando il nuovo assetto costituzionale e federale». Assegnare alla Lega Nord la riforma costituzionale «credo sia il riconoscimento del nostro straordinario successo. Siamo pronti e soprattutto abbiamo la capacità per farlo», dice Maroni. «Anche Berlusconi sa che se davvero vuole fare la grande riforma non può che affidarsi alla Lega». La sfida, aggiunge, «è di farla approvare dai due terzi del Parlamento; il Pd è per noi un interlocutore indispensabile». Per il ministro le priorità sono «senato federale e nuova riforma del titolo quinto, che va cambiato perchè il sistema di competenze concorrenti tra Stato e Regioni ha creato un guazzabuglio con conflitti continui davanti alla Corte Costituzionale».
«Il sindaco di Napoli? Sarà un leghista» - Corriere del Mezzogiorno
L'ultima provocazione del Carroccio «Alla Lega il Comune di Napoli»/ Commenta - Il Mattino
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