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Tassa SIAE su telefoni cellulari e PC. Ci pensa Bondi

  1. #71
    colibrì
    Utente cancellato

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    mi dispiace molto per i piccoli negozi di informatica. Abbiamo un amico che probabilmente fallirà perchè non può competere con i prezzi che farà mediaworld e le altre case

    Anche noi compreremo dall'estero, io comprerò in particolar modo dalla Svezia, Danimarca e dalla Germania dove spesso mi reco per lavoro


  2. #72
    ... SteekHutzee
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 19/7/2008
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    Predefinito Tassa sull’equo compenso, arrivano i primi rincari sui prodotti hi-tech

    Per il ministro Sandro Bondi è un “equo compenso”, per consumatori e produttori informatici è una tassa sull’innovazione. Con un decreto, firmato dal ministro dei Beni culturali il 30 dicembre scorso è stato allargato il numero di dispositivi per cui è necessario pagare il compenso per la “copia privata”, finendo per includere ogni oggetto che possieda una memoria.

    Senza perdere tempo i produttori, la Apple in testa, hanno ritoccato al rialzo i listini per coprire la sovrattassa. E a giudicare dai primi rincari, non sembra trattarsi di una tempesta in un bicchiere d'acqua.

    L’equo compenso è un balzello che ricade su tutti i prodotti utilizzati per la registrazione di musica e video e sui loro supporti, introdotto come risarcimento preventivo per le possibili violazioni del diritto d’autore che veicoleranno. In poche parole, chiunque possieda un lettore mp3 o un masterizzatore (ma anche pendrive, hardisk, computer e persino alcuni tipi di decoder che registrano i programmi tv) deve sobbarcarsi un costo per la possibilità che ascolti o copi qualcosa senza averla pagata. Una multa preventiva insomma. A beneficiare della “tassa” è la Siae, la Società di autori ed editori, che secondo alcune stime potrebbe ricevere oltre 100 milioni di euro attraverso questo decreto. Dal canto suo la Società si difende sostenendo che si tratta "di una tutela e non di una tassa e che gli introiti vanno agli artisti".

    Prima del decreto Bondi le memorie digitali erano escluse dall’equo compenso (una decisione sancita dalla legge 43 del 2005): attraverso i decreti “mille proroghe” del 2008 e del 2009 è stato però stabilito che la normativa dovesse essere rivista entro il 31 dicembre 2009. Non è quindi un caso che il decreto sia stato firmato il 30 dicembre (anche se ne è stata data comunicazione solo il 14 gennaio).

    Le proteste. Contro il provvedimento si sono subito sollevate le proteste delle associazioni dei consumatori, di quelle dei produttori informatici e non solo. Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Adiconsum, Movimento Difesa del Cittadino e Assoutenti hanno presentato un ricorso al Tar del Lazio, sostenendo l’illegittimità della misura; Altroconsumo ha anche avviato un ricorso all’Unione Europea contro quelli che giudica degli “aiuti di stato”; l’Assinform, associazione dei produttori informatici, ha protestato ufficialmente per bocca del suo presidente ; l’Istituto per le politiche dell’Innovazione ha promosso invece una moratoria per chiedere al ministro Bondi di sospendere l’efficacia del provvedimento fino a che i giudici non si saranno pronunciati sulla sua legittimità (è possibile firmare la moratoria a questo link e su Facebook).

    Chi paga. L’equo compenso deve essere corrisposto da chi fabbrica o importa in Italia la strumentazione per la registrazione i supporti (analogici e digitali) su cui questa viene salvata: i rincari previsti dalle tabelle ministeriali ricadono direttamente sui produttori e, attraverso l’aumento dei prezzi dei supporti e degli strumenti, sui consumatori.

    Gli aumenti. La dettagliatissima lista dei rincari previsti dal ministero è consultabile qui (GUARDA LA TABELLA). Tra gli aumenti più rilevanti ci sono i 2,4 euro per ogni computer con masterizzatore (1,9 se il computer non lo ha); i lettori mp3 crescono dagli 0,64 ai 9,66 euro in base alla memoria; fino a dieci centesimi a gb per le chiavette usb; ventinove euro per un hard disk integrato oltre i 250 gb; due centesimi a gb per un hard disk esterno (un trecento gb aumenta così di sei euro).

    Il caso Apple. La prima azienda ad adeguarsi è stata la Apple, i cui prodotti hanno subito un aumento tra i 3 e i 18 euro per compensare la sovrattassa dell'equo compenso. Particolarmente penalizzati sono stati i lettori mp3 della linea iPod: il classic da 160 gb è balzato a 247 euro (dai 229 originari), ma anche i prodotti meno cari, come lo shuffle da 2 gb, hanno subito aumenti di oltre il 10%, passando da 55 a 61 euro, ben 6 euro in più che diventano 10 per l'acquisto di un iPod Touch da 64 Gb.

    Kataweb
    questa è un a ltra norma inutile e per giunta contro la gente.
    si parte del pressuposto che ogni singola persona che acquista un prodotto High Tech lo utilizzerà per la pirateria.. mah...
    e in più,in periodo di crisi come questo, invece di creare norme che rendano il mercato più vitale, si fa di tutto pur di limitare la circolazione del denaro (poiché si provoca rincaro nel prezzo finale dei prodotti) o peggio ancora si spinge a piratare.

  3. #73
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
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    Pessima, spero che venga al più presto eliminata..
    Almeno son stato furbo, ho preso hd esterno da 1tera e hd da500giga da collegare alla tv la settimana scorsa a prezzo "normale"..

  4. #74
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
    Messaggi: 35,505
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    ladri schifosi.

  5. #75
    Assuefatto da FdT
    40 anni
    Iscrizione: 25/3/2010
    Messaggi: 578
    Piaciuto: 2 volte

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    Ma stavo pensando.. a quando una tassa siae sulle orecchie?

    Voglio dire.. uno cammina per strada.. puo' capitare che senta della musica per la quale non ha pagato i diritti d''autore...

    Un tassa e' d'obbligo!!!

  6. #76
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    Quote Originariamente inviata da BadWolf Visualizza il messaggio
    Ma stavo pensando.. a quando una tassa siae sulle orecchie?

    Voglio dire.. uno cammina per strada.. puo' capitare che senta della musica per la quale non ha pagato i diritti d''autore...

    Un tassa e' d'obbligo!!!
    una tassa anche per la voce; si sa mai che canticchiando o fischiettando io leda i diritti degli artisti


  7. #77
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
    Iscrizione: 29/1/2009
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    Porca putt.ana eva

  8. #78
    pls Paperoga
    36 anni
    Iscrizione: 27/3/2007
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    Piaciuto: 2197 volte

  9. #79
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
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  10. #80
    ... SteekHutzee
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 19/7/2008
    Messaggi: 16,202
    Piaciuto: 100 volte

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    invece di fare leggi serie e che servano davvero fanno ste cazzate. se vogliono combattere la pirateria, devono colpire i singoli "pirati"

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