cenni a caso sui livelli di ingresso/uscita di un sistema con annesso sfatamento di miti da bar.
allora.. un sistema è composto da dispositivi.. generalmente ogni dispositivo ha un ingresso e un'uscita.
pensiamo ad esempio alle sorgenti:
il microfono ha:
INPUT->onde sonore che muovono una membrana
OUTPUT->segnale elettrico
un lettore cd ha:
INPUT->dati digitali scritti sul cd
OUTPUT -> segnale elettrico
[...]
i processori di segnale:
un equalizzatore ha:
INPUT->segnale proveniente da un altro dispositivo
OUTPUT->segnale equalizzato
un finale di potenza ha:
INPUT->segnale proveniente da un altro dispositivo
OUTPUT->segnale amplificato
un mixer ha:
INPUT->una serie di segnali provenienti da altri dispositivi
OUTPUT->segnali convogliati, equalizzati e miscelati su una o più uscite
[...]
il PA:
un diffusore acustico ha:
INPUT->segnale proveniente da un finale di potenza
OUTPUT->onde sonore emesse dalla vibrazione della membrana della stessa tramite il driver.
così per i subwoofer, le cuffie e via discorrendo.
ora.. questa è una cosa che accomuna praticamente tutti i dispositivi di un sistema.. per fare una distizione è necessario parlare di livelli di volume.
per farlo prima dobbiamo scindere altre due categorie, i dispositivi ATTIVI e i dispositivi PASSIVI.
i dispositivi attivi sono quelli in grado di generare un guadagno su un segnale applicato in ingresso. mentre i passivi sono quelli che sottraggono il guadagno, che lo usano.
per spiegare il concetto pensiamo ad un microfono e una cassa..
per cassa intendo un driver con cono non una cassa amplificata.
collegando semplicemente i poli caldo e freddo del microfono al positivo e negativo del driver di questa cassa il risultato quale potrebbe essere?
nessuno.. perchè la trasformazione attuata dal microfono (onde sonore in segnale elettrico) non è nemmeno lontanamente in grado di muovere questa membrana!
perchè all'interno dei megafoni portatili ci vanno le batterie? perchè contengono un minifinale che amplifica il segnale del microfono.
secondo questa definizione allora, possiamo definire attivi solo gli amplificatori, mentre tutto il resto è passivo.
la definizione non è proprio corretta ma diciamo che per il momento ce la facciamo andare bene.
supponiamo ora un sistema composto da
LETTORE CD -> MIXER -> FINALE DI POTENZA -> DIFFUSORE
il sistema più semplice che ci sia.
proviamo a pensare quanti di questi dispositivi possono avere un volume proprio:
LETTORE CD: generalmente ha un volume di uscita, ma è il più labile dei quattro, è l'unico che potrebbe averlo come potrebbe non averlo, si prenda per buono il fatto che se il lettore cd non ha volume d'uscita generalmente applica il massimo del segnale generato, senza attenuazioni.
MIXER: beh direi che qui di volumi ce ne sono in quantità.. su un mixer abbiamo infatti il trim o gain, definito come guadagno d'ingresso, il volume di canale e il volume master, si tenga solo presente che il trim gestisce il volume di un segnale non ancora processato dal mixer mentre il master aut o il fader di canale gestisce il volume d'uscita
FINALE: può avere solo il volume d'uscita o il volume d'uscita e il volume d'ingresso
DIFFUSORE: il diffusore passivo NON ha volumi. il caso in cui un diffusore passivo presenti, tramite la cassa che lo contiene, un controllo volume è evidente che è solamente un "trucchetto".. un resistore.. un componente elettrico variabile che ne limita l'ingresso.. e in questo caso il mio consiglio personale è di rimuoverlo. meno dispositivi = meno disturbi.
ora, dopo tutta questa noiosa premessa viene il succo della situazione, e cerco di essere il più breve possibile.
i componenti passivi servono SOLO alla modulazione.. i componenti attivi si occupano dell'amplificazione.
ho visto gente tenere il volume degli amplificatori a "mezza tacca" e i fader del mixer a fine corsa.. bene questo è l'equivalente di tenere il volume del canta tu tra zero e uno e GRIDARE nel microfono.
gli amplificatori (correttamente dimensionati) sono creati proprio per quello! sono gli amplificatori che devono lavorare in un sistema! il mixer e gli altri dispositivi sono solo DIPENDENTI.. servono solo ad inviare il segnale desiderato!
se siete tra quelli convinti che i finali non debbano fare sforzi vi invito a provare una cosa.
se avete un impiantino che non rende, che secondo voi non suona bene, che pure tenendolo a volume basso non sopporta le basse frequenze fate così.
accendete la sorgente e se ha un volume sistematelo orientativamente a metà.
accendete il mixer e controllate, a volume master a zero, il livello di picco.
si fa così, alzate il gain fino a quando la luce di peak si accende, quello è il livello di picco, il livello che il vostro impianto non dovrà MAI raggiungere. una volta rovato il picco spostatevi di un quarto di giro in senso antiorario, assicurerete così un segnale al mixer ben sotto la soglia massima.
a questo punto, accendete i finali e sistemate i volumi (degli stessi) a meno di un quarto di giro.
a questo punto avete ancora i volumi del mixer a zero, tornate al mixer e alzate fader di canale e master di un quarto (o anche meno).
a questo punto il finale si sta scaldando, sta entrando in regime e le membrane, specie se fa freddo, stanno lentamente riacquistando elasticità, si stanno rimettendo in moto.
dopo 5 minuti alzate il volume DEL FINALE di un altro quarto di giro.
ripetete l'operazione fino ad arrivare anche quasi al massimo.
se il volume generale è troppo alto non ci sono problemi, il mixer è un ATTENUATORE! abbassare il finale ed alzare il mixer è stupido, perchè è l'equivalente di gridare in un microfono.
con questi accorgimenti sono SICURO che noterete un miglioramento sensibile nell'impianto, soprattutto nella gestione delle basse frequenze!