Chi è utente GNU/Linux o Mac Os X crede di non avere nulla a che fare con i problemi di sicurezza legati a Windows. Su Mac OS e su GNU/Linux non esistono virus, i trojan te li devi andare proprio a cercare, gli spyware sono al limite i cookie traccianti, e lì basta usare qualche
piccola precauzione. Purtroppo però,
nella Rete, un nodo insicuro rende insicura tutta la Rete. E considerando la preponderanza dei client Windows rispetto agli altri sistemi, il problema è davvero enorme.
Vediamo di capire perché.
Uno dei modi per mandare a donnine allegre un server è quello di sovraccaricarlo fino al punto di inchiodarlo. Questo metodo ottiene un cosiddetto “
Denial of Service” (negazione del servizio). I metodi per ottenere questo risultato sono diversi. Alcuni sfruttano una cattiva configurazione, altri delle vere e proprie falle del sistema attaccato.
Ma il metodo relativamente più semplice è quello di generare contemporaneamente milioni di richieste.
Farlo con una sola macchina è piuttosto difficile, quindi di solito si ricorre a milioni di macchine. Come si ottengono, facilmente, milioni di macchine a propria disposizione? La risposta è: grazie a Windows.
Basta infatti distribuire un nuovo virus o altro malware che, in una data da qui ad una certa data, oppure sotto l’impulso di un preciso segnale esterno, generi dalla macchina colpita una richiesta di collegamento alla macchina che si vuole attaccare. Questa tecnica, chiamata
DDoS (Distributed Denial of Service) si basa sulla considerazione che nel mondo ci sono milioni di computer vulnerabili, cioè quelli che utilizzano Windows XP e, in misura minore, Windows Vista.
I recenti attacchi a Twitter e Facebook sono stati condotti proprio così. E a rimetterci sono stati anche utenti che non erano infettati o che usano altri sistemi operativi invece di Windows.
Purtroppo difendersi da un DDoS non è semplice e spesso significa dover limitare qualcosa nel servizio offerto, con conseguente s***** per i suoi utenti. Quando va bene, si tratta di inibire l’accesso a client che aprono troppe connessioni contemporanee, una pratica peraltro comune da parte di ottimizzatori per browser e download manager, col risultato che non si riesce a scaricare o a navigare su determinati siti se si hanno queste ottimizzazioni attive.
Chi usa Windows danneggia anche te. Digli di smettere.
Windows fa male anche a te che non sei un utente Windows Guiodic Blog