[Premessa]
[Quello che cercherò di far seguire è la trascrizione rivista dei miei interventi in un GDR che feci a suo tempo sul forum di Ogame; si trattava, in pratica, di un racconto di fantascienza scritto da più "autori" ed in continua evoluzione, nella cui stesura si facevano entrare soprattutto guerre fra i partecipanti ma anche, con un pò di fortuna, delle trame interessanti. Per quel che mi riguardava, dopo aver visto il film "The Island" mi venne un'idea per una storia che cercai di far entrare nel GDR, che qui vi ripropongo dato che mi pare meritoria di non essere subito dimenticata, e magari raddrizzata un poco.
Vi averto subito dei limiti: la trama era per forza di cose influenzata dagli eventi decisi dagli altri e talvolta potrà risultare poco comprensibile, ma cercherò appunto di tappare i buchi per quanto possibile. Inoltre è lungi dall'essere completa: per come l'avevo pensata, m'ero fermato a prima della metà, e non so se troverò il tempo per completarla qui di seguito.
Per il momento, confidando nella pazienza di tutti e nella voglia degli appassionati di fantascienza di rivivere altre avventure, ecco quanto fatto finora;
lo scenario è un "what-if" ispirato all'universo di Star Wars, anche se non ci sono cavalieri Jedi e lati della forza, né strani alieni, e sono gli unici paletti che abbiamo imposto alla fantasia: la sterminata Repubblica Galattica non è degenerata in Impero, ma è collassata in seguito ad una guerra con una coalizione di potenze esterne ed antagoniste (guerra che fu l'oggetto di un GDR precedente) che se ne sono spartite i pianeti, mentre altre regioni hanno dichiarato la propria indipendenza formando stati autonomi.
Ora l'umanità, che conta ormai decine di miliardi di individui, è divisa su base etnica fra le poche superpotenze vincitrici, alcune delle quali si ispirano alle antiche nazioni terrestri, e fra altri stati più piccoli che fanno l'oggetto dei giochi di potere delle grandi antagoniste, che pur essendo pacificate formalmente da una grande Alleanza formatasi in seguito allo smembramento della Repubblica Galattica, spesso non disegnano intralciarsi a vicenda. Alcune di queste potenze hanno adottato una sorta di monarchia costituzionale, come la nazione del mio protagonista, l'Impero del Sol Levante -che riunisce in realtà genti di ogni provenienza, anche se tutti per convenzione adottano nomi delle tradizioni orientali. C'è persino un Impero che si rifà alla Roma imperiale, buon cliente delle fabbriche d'armamenti del Sol Levante, ed una federazione di stati a base commerciale -evoluzione "democratica" della federazione dei mercanti di repubblicana memoria- chiamata Commonwealth. Poi ci sono ancora vere repubbliche, come la piccola e combattiva Repubblica Slava. E stati militaristi e dittatoriali come quello del popolo Helghast, che mantengono alta la tensione e tendono a perturbare il delicato equilibrio fra le nazioni. Il quadro non è infatti idillico: giochi di potere interni nelle grandi potenze, attriti fra nazioni per questioni economiche o di prestigio, ed un Universo dove imperversano ancora forze poco conosciute e difficili da controllare, tanto quelle della natura, ora elevate alle potenze delle stelle e dei buchi neri, quanto quelle proprie degli stessi uomini.]
*Orbita esterna del pianeta-arsenale Kure, Impero del Sol Levante.
L'Ammiraglio Tomonaga, dalla plancia di navigazione della Senkan (Corazzata) Hiei, in stazionamento in formazione con tre sue gemelle, stava facendo leggere ad alta voce al suo stato maggiore il foglio del piano operativo della sua prossima missione*
"A: I Senkan Sentai della Flotta di Hai Lung
Oggetto: verifica della space-lane KR-298-GB
Ci sono giunte notizie dal centro spionaggio di possibili attività di corsari lungo la rotta sopra indicata. Un nostro convoglio commerciale dovrà passare in zona a breve: siete incaricati della messa in sicurezza della rotta. Effettuare rastrellamento a largo raggio e distruggere unità ostili non appartenenti a nazioni conosciute.
Salpate non più tardi delle 09.00 giorno corrente, ora di Kure.
Firmato: Comando Rengo Kantai"
-Bene Signori. Gli ordini mi sembrano abbastanza chiari. Tornate alle vostre unità, ci aggiorniamo fra 35 minuti.
*I tre Capitani di Vascello si voltarono ed uscirono dal locale scuro sottintendendo un saluto. La baionetta del fucile del marinaio di picchetto si piantò scintillando nel buio mentre questo si metteva sull'attenti al loro passaggio. Tornato al silenzio elettrificato degli stumenti di navigazione, Tomonaga guardava le gemelle della Hiei allineate al suo fianco in lontananza. I torrioni altissimi sembravano, sullo sfondo nero del vuoto cosmico, una catena di monti nella bruma notturna. Quindi tornò a dedicarsi ai suoi doveri e si sincerò che i serbatoi di combustibile fossero stati rabboccati a dovere.*