La luna aveva perso l’ultima eclissi. Sangue denso... Come rosso rimmel colato dalle tue ciglia demoniache. I tuoi sguardi di tenebra m’incupiscono.. Il tuo sorriso colmo di malizia mi confonde.. Inferi che hanno il sapore del zolfo e del tradimento. Un amore dannato e bastardo. Un cuore che batte molto lentamente. Un cuore morto..che si rialza,e poi cade. Ma questa sei tu,fascino fuligginoso. Oscuro e denso come una coltre di nubi gravide. Non ti riconosci a volte dietro lo sguardo etereo,muto d’innocenza. Mani che scrivono mentre lacrime nere..bagnano le tue guance pallide. Certa che il sonno è come l’oblio.. Certa che la vita è un piacere… Che dura solo un eterno istante. I tuoi occhi sono lontani ma ancora li ricordo. Rammento la delicatezza delle tue ciglia. Che ora,sono diventati petali neri dai tristi ricordi. Abbandonati nella morte dell’anima,nella mia tiepidezza immensa,che dolcemente dilaga,che atrocemente dilania,queste piccole e strette pareti del cuore,arso di fredda passione... Se sono fredda sappi,sono il Marmo.. Su cui giacciono i morti nell’ultimo sospiro,dove giacciono le lacrime dei perduti,e io come fredda pietra li accolgo. Se sono calda sappi,sono il Fuoco. Che lentamente consuma ma non divora,che dolcemente riscalda ma non ustiona. Sono le ali di farfalla debolissime,ancor di più del vetro di cristallo. Un sogno infranto e la vita finisce,per poi tristemente ricominciare. Dimenticando i tuoi occhi. Che ora… Appaiono ancora più lontani……E vuoti