Su di me 1) Non mi sono mai piaciuti panettoni e colombe. A me, da piccola, piaceva solo il pandoro e per farlo capire ai miei genitori, davanti ad un panettone mi limitavo a asportare chirurgicamente tutta la copertura di zucchero e mandorle (ovviamente non solo della mia fetta), con il risultato che quel panettone non poteva essere più servito ad eventuali ospiti. Il peggio, però, accadeva quando sulla tavola compariva il panettone genovese, che non ha copertura, ma ha una golosissima farcitura di uvetta e pinoli. Lo scempio natalizio era comunque garantito.
2) Sempre da bambina, non mangiavo il formaggio.
3) Ho fatto la comunione in prima elementare. Mi ricordo che le insegnanti di catechismo ci dicevano che non bisognava assolutamente masticare l'ostia, perché era il corpo di Gesù. Accidentalmente, alla prima comunione l'ostia mi rimase attaccata al palato, per cui per forza dovetti staccarla e masticarla... Ricordo che sono uscita dalla chiesa che piangevo, convinta di aver commesso chissà quale peccato. Probabilmente è lì che ho deciso che sarei diventata atea: non si può credere e amare qualcosa o qualcuno che ti terrorizza!
4) Ammiro tantissimo la professionalità dei camerieri, e il distacco (professionale, appunto) con cui riescono a gestire le situazioni più assurde.
5) Sono sempre stata maniacale e smisurata con qualsiasi cosa mi abbia appassionato: lo studio, la politica, gli hobbies. Finché non ho raggiunto un obiettivo o un dato livello di conoscenza, non ho vie di mezzo: leggo solo di quell'argomento, parlo solo di quello e la mia vita prende a ruotare intorno a questa passione.
6) Credo di avere una specie di sesto senso nel capire non le persone, ma le mie affinità elettive con alcune di esse. Lo sento a pelle, rapidamente, e mi sono accorta di recente che queste sensazioni permangono anche se le persone non le conosco de visu, ma leggo i loro post e le loro mail.