Il manto leggero della prima notte d’estate,
le luci delle case si spengono
all’accendersi delle stelle.
Finalmente silenzio,
anche sul mio dolce riposo.
Mamma e papà non ci sono più,
niente spazzola tra i capelli biondi prima della buonanotte,
nessuno che mi chiamerà "angioletto mio" mentre mi dona il mio
orsetto per la nanna.
Anche se da qualche parte ricordo che resta scritto.
Ferma e immobile sono io, mentre ricordo...
I capelli volati davanti agli occhi umidi di lacrime e pieni di tristezza.
Le violette tra le mani,
Il profumo di muschio ,
gli occhi chiusi e i vestiti bagnati.
Il respiro affannoso dopo la corsa affievolirsi piano,
le guancee rosee e arrossate dal freddo diventare vitree con il passar
dei minuti.
Son pallida come la morte ora.
Perchè la morte mi ama e io amo lei...
Son la sua sposa bambina.