Sapessi com’è strano / sentirsi innamorati di un varano
L’altro giorno passeggiando in via del Corso
m’imbattei senza volerlo in un varano.
Dall’aspetto mi sembtrava di Milano,
di carattere tendente verso l’orso.
Si muoveva con mossette un poco gay
e perciò mi rifiutai di dargli baci.
“Se ci beccano dei vigili procaci
poi ci mandano a far sesso al circo Orfei”.
Il varano ce l’ha mica il sex-appeal,
quello lì però cantava Jovanotti
e così tra un mix di rap e di strambotti (1)
dedicò una favoletta a Pecos Bill (2)
C’era dentro la Teresa di Calcutta,
Che Guevara, Malcom X e Gino Strada,
Papa Ratzinger e le sue scarpe Prada,
più il formaggio, un po’ di dolce, anche la frutta.
Quel varano era un artista senza pari,
una voce che stanava anche il buon Dio.
Quando poi taccò a cantare “O sole mio”
si svuotarono di colpo i monnezzari.
Lì però passò per caso Giamburrasca (3)
che portava a spasso il cane di un fucile.
Gli gridò: “Ma tu non vivi nel Brasile?”
ingannato dalla sua pronuncia basca.
Qui non è che tiro proprio una morale,
casomai tiro un sospiro di sollievo:
in principio, ve lo giuro,. non credevo
che il varano mi reggesse anche il finale.
NOTE
1. http://it.wikisource.org/wiki/Rime_varie/Strambotti
2. http://en.wikipedia.org/wiki/Pecos_Bill
3. http://it.wikipedia.org/wiki/Il_gior..._Gian_Burrasca