Quote:
Non volevi che ti accompagnassi giù, perché non volevi che prendessi freddo.
Ho messo la felpa, quella larghissima e verde militare... ho insistito un po' - una dolce insistenza - e non hai più detto nulla: sorridevi.
Non avevo freddo. Non avevo per nulla freddo..
Siamo scesi per le scale come facciamo sempre: mano nella mano, partendo con lo stesso piede e correndo giù...
Ho sempre riso di questo.
Ho sempre riso di me, di te, di noi e della nostra dolce follia nelle piccole cose.
Ho riso anche questa volta, ma lo sai.. avevo ancora gli occhi pieni di lacrime.
Sai, quella dolce tristezza che prende.. quella dolce e bella tristezza mista a commozione.
Quello che non ti ho detto è che.. be', io le lacrime non riuscivo più a fermarle.
Ho provato a nascondertele, affondando la testa nel tuo petto, affondando la testa nel cuscino del divano; ho cercato di non piangere quando ho letto, di fretta, prima che tu andassi via, quei due biglietti nel barattolo della MarmellataDiPensieri.
La tua grafia, quelle parole: due citazioni che sono state un colpo al cuore, quel cuore che tu, perdio, conosci così bene..
Tu conosci i miei occhi, li capisci; tu conosci la mia voce.. tu conosci tutto ed io, a volte, credo di non rendermene conto.
Quello che non ti ho detto è che.. succede sempre così, quando si è davanti ad un portone aperto: tu dall'altra parte, già fuori, io ancora dentro...
E succede sempre così: si affrontano discorsi esistenziali - ci si riduce a dire tutto quello che si vorrebbe dire con calma in quegli ultimi 5 minuti disponibili prima di correre via - davanti ad un portone aperto.
Succede sempre così: quasi fosse un film, quasi fosse un film...
Le ho ancora stampate in testa, le tue parole.
Ce l'ho ancora impresso in testa, quel tuo sguardo: profondo e rassicurante - ma così dolce - mentre io ti sussurravo, singhiozzando, la mia paura.
Quello che non ti ho detto è che... io detesto il finestrino della tua macchina.
Quel càzzo di finestrino che tu abbassi ogni volta, per chiedermi l'ultimo bacio prima di togliere i piedi dal freno e dalla frizione e prima di schiacciare l'acceleratore.
Detesto appoggiare la mia piccola mano su quel vetro gelido appena tirato su.
Detesto salutarti con la mano e aspettare che quel finestrino dal vetro gelido e vigliacco ci separi.
Miglia da percorrere...
Già...
E intanto mi chiedi se sto piangendo,
e ti rispondo che sono solo tanto commossa.
E intanto mi asciughi le lacrime.
- Le selve sono belle, profonde e scure... ed io ho promesse da mantenere e miglia da percorrere, prima di dormire.
Mi hai sentito, Butterfly?
Miglia da percorrere, prima di dormire...
Promesse da mantenere e miglia da percorrere, prima di dormire...
Ti ho sentito...
Miglia da percorrere, prima di dormire.
Buonanotte, aquilone.
Butterfly vorrebbe una carezza...