Topic senza fine

Non ti ho detto che quella sera

avrei voluto entrare nell'acqua,

prendere i pesci morti con le mie mani

e buttarli lontano..

Per poi inginocchiarmi al suo cospetto,

perchè l'acqua potesse arrivare anche alla mia, di pancia,

perchè potessi guardarlo negli occhi.

Per poi prendergli il viso tra le mani

e spiegargli che no, non si poteva fare..

Perchè il suo castello non si sarebbe aggiustato,

l'acqua se lo sarebbe portato via..

Ma se avesse voluto,

avrei potuto portarlo fuori di lì,

lo avrei portato indietro.

Avremmo fatto un castello di sabbia

bellissimo e grandissimo

dove l'acqua non poteva portarglielo via.

E se ci fosse servita l'acqua

l'avremmo presa col secchiello.

E se di secchieeli non ce n'erano,

allora mille e mille volte a portarla con le mani.

Una goccia per volta.

Per lavare dal viso di quel bambino

la tristezza in due occhi troppo da grande..

Poi il castello se lo sarebbe preso forse il vento.

Nessun castello di sabbia dura una vita,

ed è così che deve essere.

Ma avrei cercato di cambiarne almeno qualcuna,

di quelle note, per quanto siano splendide.

Perchè ti amo,

e perchè ti trovo stupendo.

Non te l'ho detto..

Quote:

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Ieri sera mentre preparavo i biscotti con le mie mani ripensavo alla prima volta che te li ho fatti assaggiare...mi chiedesti"ma li hai fatti tu?Non ci credo".
Non hai mai creduto in doti se non quelle che tu mi trasmettevi,questo mi ha sempre fatto sentire incapace e totalmente dipendente dai tuoi sempre meno apprezzamenti,soprattutto quelli che non c'erano e mi sarei aspettata.Questo tuo comportamento mi ha logorata...solo con il tuo distacco sono riuscita a essere consapevole delle mie doti,quelle che io stessa stavo coltivando di nascosto dal tuo sarcasmo nei miei confronti che invece celava una delicatezza esasperata per gli altri....
Ieri ti avrei voluto fare assaggiare un biscotto,uno di quelli a forma di cuore...la differenza tra quello e il mio...di cuore,non è tanta...entrambi,in modo diverso,li hai spezzati con la bocca

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Trovata mentre girovagavo.
Trovo l'ultima frase bellissima... :)

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Ieri ho ascoltato una canzone,
quella che oggi,forse,sarebbe stata la nostra canzone.
Che tu lo creda o no mi ha fatto immaginare tante volte una possibile vita accanto a te,immaginavo di ascoltarla stesi sul mio letto dal copripiumone colorato di blu,alle volte di rosso....
Come hai fatto a infrangere così quei miei sogni?
Li hai presi e stracciati per terra come il peggiore dei rifiuti,eppure sai...io ci credevo...perchè se fosse stato per me avremmo potuto anche ascoltarne di miglia insieme,finchè non ti saresti stufato e ti sarebbe venuto di abbracciarmi.
Ancora oggi,le mie parole sono per te,
che passi un anno o due ,che passi un decennio o più,io mi ricorderò di te.
Come colui che mi ha fatto galoppare tra il sogno e la realtà,
e poi è sparito,tra le parole di una poesia...

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in pausa pranzo al lago.
Ci vado quando ho bisogno di star sola.
Lancio dei sassi.
Ma vicini a me.
Non ho rabbia da sfogare.
Ho solo bisogno di sentire
il ruomore del peso dei miei pensieri.
Uno dopo l'altro
vanno giù.

E io che rumore faccio?
Non lo so,
ho paura dell'acqua.

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...e non so far altro
che farti cento, mille scatti.
Tenerti sempre a fuoco,
come in queste foto
che appendo a questa parete.
Quando credo che tutto faccia paura,
le guardo.
E ci trovo sempre qualcosa
che mi dia una spinta.

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L'altra notte guardavo le stelle,
quelle ho attaccato sul soffitto della mia camera...
Illuminavano tutta la stanza...
E mentre le guardavo,
pensavo che illuminare una stanza,
è facile.
Le mie stelline di carta,una candela,la fiamma dell'accendino...
O la luce,semplicemente la luce e puff...
Il buio sparisce...
Ma una vita come la illumini?
Non è facile questo.
Con stelle di carta,candele,fiamme e luce non ci fai nulla...
Poi mi sei venuto in mente tu.
"Tu che sei ciò che sei e non cambierai mai "
Tu rendi possibile una di quelle cose,
che pensavo non lo fossero...

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Non è dato riempire il mio quotidiano della tua fisicità.
Ma senza ricerca e senza attesa, tu ci sei.
Dentro la mia anima, le tue parole. I tuoi movimenti tra le mie dita.
La tua voce che adoro dentro le mie orecchie.
Il tuo odore è in fondo, dentro la mia pancia.
Il tuo sapore, di cui apprendo senza stancarmi le sfumature, è costanza sulle mie labbra.

Sei ovunque dentro ed intorno a me, senza che io ti cerchi.
Accompagni i miei attimi.
Porti le mie labbra al ricordo di gesti solo nostri a repentini e imbarazzati sorrisi.
Dentro la mia testa, il sussurro del tuo nome.
Sei lontana e sei qui con me. E scivola una lacrima. Ed è di gioia.

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"Non preoccuparti del futuro.

Oppure preoccupati.

Ma sapendo che questo ti aiuterà come masticare un chewing-gum

per risolvere un'equazione algebrica.."

Verità..

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che belle :)

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Ho scoperto.

Non sono l'Amelie dal caschetto nero. Non ho nuvolette sulla testa.
Non sono davvero quella che dico di essere, non quella che credo di essere.

Ho scoperto.

Frigida.
Frigida.
Cinica.
Come lo preferisci?
Sbam, svuotata dal verde, scivolo indolente su corde d'egoismo.

E' la mia confessione, e ho sbagliato topic, fanculo, ma è quello che
ho scoperto.

Volevi il verde.
Te lo regalo.
E mi chiedo cosa cambia, quando cambiano i colori.
Quand'è stato che ho iniziato a non veder più luna riflessa sulla tua pelle,
ma il freddo sulla mia.

Mi ami che ti incornicerei.
Mi salvi da me.

Ma vorrei sapere quando riuscirò a renderti quanto mi dai.




Ho scoperto, infine.

Che essere artefice della mia maledizione mi fa sentir più vera,
ma non più felice.

Aspetto il verde.

Di più, amore mio, non so.

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Ho imparato che sospesa, non è sempre pericoloso.

A volte basta non avere paura, per non farsi del male..

Sto misurando i miei dolori

e forse stavolta ho un metro giusto.

"Siamo quelli che siamo ora, perchè siamo stati quelli prima"

sto imparando a non lasciarmi fare male da una canzone che parla di un passato che non è neppure il mio.

A volte piango solo dentro, nel più meticoloso ed impassibile dei silenzi.

Perchè non te lo potrei dire, è terribilmente stupido.

E non sarebbe stupido per te, lo è per me.

Ho già giudicato, senza lasciarti guardare.

Che testa, che ho..

Ma cammino, solo che lo faccio piano.

Sto cercando la mia strada, e imparerò a guardare dalla parte giusta..

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Grazie di non fuggire davanti alle mie stranezze.
E grazie di avermi dato modo di mostrartele.

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