lyla :)
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lyla :)
Queste parole viola non meritano di stare qui..
:rosa:
Che fosse a casa di Paolo...o a Lattarico...o nella mia mansarda...
Le notti intere a giocare a briscola..o a tabù...o a pictionary che io odiavo perché faccio schifo con una matita in mano :lol:
Con una birra in mano che era sempre fresca e sempre nuova..
Milano...Torino...e Madrid...
Quando potremo rifarlo?
Una nostalgia difficile da spiegare a parole..per una cosa che era tanto semplice quanto genuina.
Per una cosa che era veramente bella.
Senza pensieri...solo noi...
Improvvisate continue..
- Usciamo?
- Usciamo...ma sono le 12..
- E chi se ne importa?
I miei genitori avevano perso le speranze a tal punto che quando uscivo mi chiedevano se dovevano accendere le luci o se avevo intenzione di tornare con la luce del giorno..
Una fiducia e una tranquillità che so di meritare..ma che a volte erano sconvolgenti..
E mi mancate...mi mancano le nostre serate...e mi manco io...
No,@Lyla :045:
Comunque...davvero un bel post ^^
L'avevo letto.
Beh, Lyla... :)
buonanotte a Jo, che secondo me è un genio solo perchè colora coi pastelli.
I pastelli sono un pò i cugini poveri dei colori, le pecore nere.
Usarli e degnarli di considerazione è una cosa che ti rende degno di stima.
...:)
:risatina:
:D
...
Non so che dire...
Grazie.
ScemoPagliaccio... :)
:*
:049:Quote:
"... e poi mi piace cogliere quei particolari che nessuno noterà mai... "
(da: il favoloso mondo di amélie)
amo la dolcezza delle piccole cose, dei piccoli gesti.
Quelli che, a volte, si lasciano morire, avvolti nel mantello della quotidianità, aspettando che qualcuno si accorga di loro.
Credo sia dieci volte più difficile innamorarsi delle cose semplici e quotidiane, delle cose che si hanno sotto mano ogni giorno, e che spesso vengono viste o toccate superficialmente.
Appena sfiorate, appena notate... è distruttivo.
Tutti sono bravissimi a compiere grandi cose una volta ogni morte di papa.
Ma pochi sono altrettanto bravi, costanti, tenaci e determinati nel voler coltivare la piccola rosa del piccolo principe,
quella che per tutti è uguale a mille altre rose, ma per te - te solo - ha un valore inestimabile... è l'unica, vera rosa da far crescere con cura, lasciando che il vento la sfiori - rendendo più salde le sue radici -, lasciando che gli insetti ne mangiucchino le foglie, così che le sue spine possano imparare come difendersi.
... è semplice credere alle grandi cose, alle gesta epiche... è così semplice: è tutto già pronto, non bisogna lavorare su nulla, c'è solo da stupirsi per una magnificenza che è solo finzione, che non nasce dalla semplicità.
Un voler stupire per forza, un voler accattivarsi gli sguardi, le parole altrui con una forzatura che è simile all'inganno... Un voler raggiungere la perfezione... Sì, è distruttivo.
bum. Un grande effetto, un "oooh!" di stupore, il tempo di osservare il tutto con gli occhi sbarrati e poi... "è già finito?"
che ne rimane?
Effetto sorpresa, qualche sorriso, forse... Ma poi è un abisso, un vuoto.
Dopo un po' di tempo ci si annoia di questa grandezza, di quest'artificiosità che non ha più nulla di vero... Anzi, non l'ha mai avuto.
Un palazzo può essere grande e magnifico quanto si vuole, ma se non ha fondamenta, se non c'è qualcosa - un piccolo mattone, una piccola pietra sotto, la sabbiolina - ... Crolla, non ne rimane niente. Un abisso, un vuoto, il nulla.
Ogni cosa grande nasce da una cosa così piccola ed apparentemente insignificante... E tante piccole cose belle formano, creano, danno vita ad una cosa grande, una cosa bella e piena di valore.
E forse non sarà perfetta esteriormente come quell'altra 'grande cosa', quella di poche righe più su... Ma sarà perfetta dentro, verrà apprezzata da quegli occhi puri che comprendono il valore del lavoro che c'è dietro, comprendono il valore di quelle piccole cose.
Stupirsi per qualcosa di semplice e vero è terribilmente bello e rende tutto più puro e sincero.
E quindi io amo chi si accorge dei piccoli particolari, chi presta loro attenzione quotidianamente e si stupisce.
Chi li coltiva, li annaffia - con costanza e, a volte, con fatica o con pazienza - come un piccolo bonsai, una piccola rosa, per far sì che diventi un arbusto forte, per far sì che quelle radici non marciscano e, avanzando, non trovino terreno sterile...
Sono stata un po' prolissa, ripetitiva, mi sono anche un po' persa.
Ma ora mi permetto di concludere con una frase.
Quella che tu mi scrivesti a fine e-mail, 3 anni fa.
Quella che ti era stata scritta, a fine e-mail, da quel ragazzo che, ora, qui non c'è più...
Ma che è sempre con te, con me, con noi, e con chiunque egli abbia incontrato lungo le strade di tutto il mondo, durante i suoi viaggi... è sempre qui, a ricordarci di quanto bella sia la vita, di quanto distruttivo sia arrendersi, lasciarsi morire, lasciar marcire le radici, lasciarsi scivolare i colori addosso e, così, spegnersi, proprio nel momento in cui la fiamma è viva, nel momento in cui tutto è fottutamente vivo...
" metti delle radici, perché più saranno profonde
e più sarà difficile sradicarti da te stessa "
Troppa roba mia in questo topic.. non va mica bene... esagerati :)
Romi'... grazie... veramente. :*
ma che parliamo a fare...
... :)
Be'... allora grazie, davvero. :)
Drammaticamente bello..Quote:
Non so come la mente umana riesca a passare da una cosa all'altra, come riesca a fare collegamenti improbabili in momenti improbabili. Il pantalone non saliva sulle calze e bum, mi è tornato in mente quel pomeriggio, quando ci dissero che era grave e che sì, l'avvrebbero curata, ma che era grave. Davvero grave. E per un attimo mi mancò il fiato e non ricordo cosa indossassi ma uscii fuori per togliermi la cintura dalla vita perchè mi veniva da vomitare. Ma dovevo farcela, dovevo rientrare perchè lei c'era stata per 11 anni della mai vita, glielo dovevo. E le prime cose che sentii furono "mi dispiace, ma dovevo dirvelo", e mia zia che si chiedeva come fosse possibile. E me lo chiedevo anch'io, in continuazione, come un disco rotto, perchè non succede così solo nei film, anche nella vita reale in certi momenti le parole ti rimbombano nelle orecchie di continuo. E tu non riesci a fermarle fino a quando non arrivi a casa e lo dici a papà, con mamma che ti sta dietro, e ti rendi conto che la voce ti trema anche se non vorresti. O almeno a me è successo così. Non ero mai stata prima a contatto con la morte, tutti quelli a cui tenevo erano morti quando ero troppo piccola per capirne il dolore. C'era solo l'assenza agrodolce di qualcosa. Mi sono sempre sentita forte, nella mia vita, e anche in quel momento mi sentivo così, ma non potevo e non posso fare a meno di ricordare ciò che mi disse mia zia in passato, che io non ero forte, lo credevo solo. E forse aveva ragione, perchè è sempre stata lei quella forte, anche in quei giorni, ma non dopo, non quando se ne andò. Mi chiese di non piangere perchè aveva appena smesso lei, perchè almeno io non dovevo piangere, eppure mai come in quel momento avrei voluto farlo, in silenzio e appoggiata al comò, di spalle allo specchio e guardando fuori al balcone. Ma non lo feci. Per tutto il tempo, fino a quando non tornai a casa e accesi il computer per cercare quella frase di quel film che dovevo scrivere dietro quella foto. Solo allora, ascoltandola, mi permisi di piangere. Perchè, per una volta, non dovevo solo sembrare forte. Dovevo esserlo.
Un abbraccio, per quel che vale..
@nali, grazie. E un tuo abbraccio varrebbe tanto. :)
L'avevo notato anch'io..
Quando l'ho letto ieri mi sono commossa..
:rosa:
:rosa:Quote:
Una notte senza sonno,
un cavallo senza briglie.
Una corsa, una sgroppata e il fiato grosso, alla fine.
Porta chiusa, porta aperta.
A volte ci vuole così poco.
Annaffiamo i nostri dolori da un balcone
senza guardare troppo.
Finchè arriva il giorno che invece di farlo dal balcone scendi perdio e ci cammini in mezzo.
Un bel giardino di disperazione, in cui ti calzi a pennello.
Con una canzone che in tutta una vita non è mai MAI stata la tua, a volte le cose prendono una piega che -avresti pensato?
No, mai.
I conti con una scelta sbagliata, una fortuna che hai paura non ti appartenga,
uno sbaglio che stai commettendo e lo sai.
E con tutto il tuo merda di buon impegno non sai come rimediare.
So essere dura, carogna.
Dolce, sensibile.
So portarmi dietro la gente, so come fare a farmi seguire.
So organizzare gli altri, ma non so per niente organizzare me stessa.
Butto la testa altrove per non metterla dove dovrei.
Finchè arriva la notte - stanotte - che devi tirare la riga e non sai più dove hai messo i conti..
Vorrei - lo giuro lo vorrei - sedermi, e avere vicino qualcuno che sappia davvero prendermi in braccio, e camminare per me.
Perchè io sono stanca - vaffanculo, mille volte vaffanculo - ora, adesso, non ce la faccio più..
@andras,giusto? :)
:rosa:
Bellissimo.. di quel bello devastante, un gomitolo di tristezza..
Quote:
Non volevi che ti accompagnassi giù, perché non volevi che prendessi freddo.
Ho messo la felpa, quella larghissima e verde militare... ho insistito un po' - una dolce insistenza - e non hai più detto nulla: sorridevi.
Non avevo freddo. Non avevo per nulla freddo..
Siamo scesi per le scale come facciamo sempre: mano nella mano, partendo con lo stesso piede e correndo giù...
Ho sempre riso di questo.
Ho sempre riso di me, di te, di noi e della nostra dolce follia nelle piccole cose.
Ho riso anche questa volta, ma lo sai.. avevo ancora gli occhi pieni di lacrime.
Sai, quella dolce tristezza che prende.. quella dolce e bella tristezza mista a commozione.
Quello che non ti ho detto è che.. be', io le lacrime non riuscivo più a fermarle.
Ho provato a nascondertele, affondando la testa nel tuo petto, affondando la testa nel cuscino del divano; ho cercato di non piangere quando ho letto, di fretta, prima che tu andassi via, quei due biglietti nel barattolo della MarmellataDiPensieri.
La tua grafia, quelle parole: due citazioni che sono state un colpo al cuore, quel cuore che tu, perdio, conosci così bene..
Tu conosci i miei occhi, li capisci; tu conosci la mia voce.. tu conosci tutto ed io, a volte, credo di non rendermene conto.
Quello che non ti ho detto è che.. succede sempre così, quando si è davanti ad un portone aperto: tu dall'altra parte, già fuori, io ancora dentro...
E succede sempre così: si affrontano discorsi esistenziali - ci si riduce a dire tutto quello che si vorrebbe dire con calma in quegli ultimi 5 minuti disponibili prima di correre via - davanti ad un portone aperto.
Succede sempre così: quasi fosse un film, quasi fosse un film...
Le ho ancora stampate in testa, le tue parole.
Ce l'ho ancora impresso in testa, quel tuo sguardo: profondo e rassicurante - ma così dolce - mentre io ti sussurravo, singhiozzando, la mia paura.
Quello che non ti ho detto è che... io detesto il finestrino della tua macchina.
Quel càzzo di finestrino che tu abbassi ogni volta, per chiedermi l'ultimo bacio prima di togliere i piedi dal freno e dalla frizione e prima di schiacciare l'acceleratore.
Detesto appoggiare la mia piccola mano su quel vetro gelido appena tirato su.
Detesto salutarti con la mano e aspettare che quel finestrino dal vetro gelido e vigliacco ci separi.
Miglia da percorrere...
Già...
E intanto mi chiedi se sto piangendo,
e ti rispondo che sono solo tanto commossa.
E intanto mi asciughi le lacrime.
- Le selve sono belle, profonde e scure... ed io ho promesse da mantenere e miglia da percorrere, prima di dormire.
Mi hai sentito, Butterfly?
Miglia da percorrere, prima di dormire...
Promesse da mantenere e miglia da percorrere, prima di dormire...
Ti ho sentito...
Miglia da percorrere, prima di dormire.
Buonanotte, aquilone.
Butterfly vorrebbe una carezza...
Leggerti è sempre un'emozione forte, difficile da descrivere a parole.
Non ho parole...
Caspita.. :)
...
Non ho parole io..
Grazie..
:)
Quote:
Il cielo piangente di settembre fa sì che mi metta qui e pensi. Non so perchè, ma mi piace questa pioggia così forte. Mi da un senso di ritorno alla normalità. La percepisco respirando. Avete presente quell'odore di terriccio bagnato, tipico della giornata di pioggia? Ecco, quello per me è il segno che tra un pò tutto torna normale. Ma di normale non c'è niente. Prima il mio "normale" era volare. E allora penso all'ultima volta in cui stavo volando... No, non sto usando una metafora. Intendo volando davvero. Quando ho sentito un'emozione tale che la terra sotto i piedi è diventata aria tutto d'un botto. Ero innamorato. Innamorato per davvero intendo. Quando scoprivo che l'amore è un'opera d'arte...Può essere un romanzo che dura anni, o un poemetto che dura una settimana, questo non implica che il secondo valga meno del primo... Quello che intendo io si verifica quando qualcuno riesce a entrare in modo così prepotente e allo stesso tempo dolcemente nella tua vita, che istintivamente glielo lasci fare, non ti opponi, rendendoti anzi complice di quel suicidio dei sensi che tanto ami, perchè sai già che in quello sputo di esistenza che Dio ti concede, quella sarà una tra le poche cose che potrai registrare alla pagina: «Momenti che meritano di essere ricordati». Eri come una dolcissima droga. Appena entrata in vena volevo sputarti fuori, poi però quando non c'eri mi riducevo a pregare un dio che non ho per averne un'altra dose. "L'ultima dose". Cercavo di convincermi, e ci riuscivo pure. Mi disintossicavo e ci ricadevo, mi ci riportavi. Ecco, ripenso a quell'amore... e mi ritrovo a maledire il tutto. Mi viene in mente un pezzo della nostra canzone, e sembro rinsavire. "E' un peccato per quelle promesse, oneste ma grosse". E' come se quel momento fosse l'unico di lucidità in tutto questo. E' proprio vero che sarebbe stato meglio non incontrare mai una persona che è riuscita a darmi tutto ciò? Forse è vero... le cose belle hanno un prezzo caro da pagare... E quasi sempre, paradossalmente, il prezzo è semplicemente sentire la mancanza di quelle cose, che fino a poco tempo prima ti davano la sensazione di poter volare, di essere al di sopra del tempo, degli altri, del destino... insomma, di tutto. Blaise Pascal un giorno scrisse: «Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce». Beh tu hai toccato corde, che il mio cuore stesso non sapeva esistessero... E questo non potrò mai maledirlo... Quindi Grazie... Nonostante tutto...
Che è bello....
Chi è l'autore? :)
(Posso intuirlo, ma vorrei certezza :P)