Mi chiedo cosa debba fare una figlia che vede litigare i propri genitori ogni giorno per anni e anni, sempre per lo stesso motivo.
La scena è la stessa tutte le sere:
"Vittò hai portato i soldi?"
"No mi ha detto domani.."
"Eh si, l'ha detto anche ieri!"
"Non ti preoccupare."
E quel non ti preoccupare è preoccupante. Quand'ero più piccola mi dicevo che tutto si sarebbe risolto, e a volte ci credevo, perchè in alcuni periodi tutto "sembrava" tornato alla normalità. Ma adesso mi sono rassegnata, e comincio a pensare che le cose se vanno così da 20 anni, non miglioreranno nè si risolveranno mai. Mio padre è un semplice operai. Non ha mai guadagnato molto, ma insomma se uno sa quello che gli spetta si regola poi di conseguenza. Finchè i miei sono stati fidanzati tutto ok. E' più o meno da quando si sono sposati che mio padre cominciava a non essere pagato regolarmente. E lì sono cominciati i casini. A ciò vi è da aggiungere la poca serietà di mio padre, che faceva promesse su promesse, mai mantenute. Mia madre ha sempre cercato di tirare avanti, almeno lei mostrava interesse per i bisogni della nostra famiglia. Mentre lui, il capofamiglia, sembrava non curarsene. A 15 anni cominciai ad aprire gli occhi. Avevo(e ho) la passione per la danza. Un giorno mia madre mi disse che dovevo smettere. E ricordo perfettamente lo sguardo di mio padre, lo sguardo col quale mi disse "non è colpa mia, il mio lavoro questo è, non posso farci niente." Qualche mese dopo si scoprì che lui, quei due mesi di arretrati, li aveva già avuti. E dov'erano? Perduti, al gioco. Quel giorno odiai sinceramente mio padre. Qualcosa si ruppe, per me definitivamente, anche se hanno tentato e tentano di riattaccarne i cocci. Da allora è tutto una "sopravvivenza" più che una vita vera e propria. Mio padre ha ripreso a fumare, fregandosene di noi tre. Ha problemi di depressione e 5 o 6 volte ha sclerato seriamente fino a perdere i sensi. Mia madre in tutto questo cerca di fare la "forte", anche se nei momenti più critici ha crisi di nervi e sta male. E in tutto questo siamo io e mio fratello a rimetterci. Oddio, mio fratello ha un carattere un pò menefreghista e riesce a non pensarci. Ma io no. Io purtroppo non sono così e cerco disperatamente(e invano) di aggiustare la situazione. Da allora mia madre non si fida più di mio padre, e a mio avviso fa bene. Lui è anche andato via per una settimana, quest'anno, a pasqua. E, sembra brutto a dirsi, ma quella è stata la settimana più tranquilla che io abbia mai vissuto in casa. Mia madre sembrava rinata, non doveva più vivere nelle incertezze. Poi lui è tornato, con tante promesse e tanti buoni propositi. Ma la situazione è tornata quella di sempre. E io mi sono scocciata. Non mi va più di vedere mia madre in questo stato. E' completamente delusa, da lui, dalla vita e da sè stessa. Non ha più aspettative nè desideri. Vive una vita di rassegnazione. Mio padre, per quanto gli voglia bene, non riesco a rispettarlo. Per me ha sbagliato molto. Sbaglia quando continua a comprare quelle c***o di sigarette e a mia madre non da i soldi per comprare un pacco di pasta, sbaglia quando continua a dire "non ti preoccupare" e quando poi si arrabbia se nessuno più crede alle sue parole. Ripeto, ci sono momenti in cui tutto questo sembra superato, ma è solo apparenza, è tutto nascosto da una finta tranquillità, per una convivenza meno snervante.
Secondo me così non si può più andare avanti. Anche perchè sono entrambi intrattabili. Io, che sono ancora un'adolescente, non ho potuto avere l'appoggio di una madre in tante situazioni perchè ho dovuto offrire il mio appoggio a lei. Non sono tranquilla e l'unica cosa che desidero in certi momenti è andare via da qui. Probabilmente questo post è inutile, non ci sono soluzioni. Ma volevo sfogarmi...