Questo è quello che il mo cervello ha partorito dopo averletto alcune discussioni e aver girato un po' per alcuni siti...
Non siamo tutti così. Io non sono così. Oramai gli adolescenti d’oggi vengono visti come una mandria di incoscienti, sulla cattiva strada e quant’altro. E perché? Perché la maggior parte dei miei coetanei è proprio così. E non capisco il perché di tutto questo. Cos’è che spinge un adolescente come me a bere, fumare, fare cazzate, fare il cretino in giro o fare l’amore senza sentimenti? Cosa??
Forse il bisogno di sentirsi…grandi? Ora non so cosa passi nella loro mente bacata ma per quanto riguarda me, nel mio cervello l’ “essere grandi” significa essere maturi, essere in grado di decidere la propria vita senza fare errori. Sentirsi grandi… ma sentirsi grandi rispetto a chi? Magari un ragazzino di 12 anni che frequenta uno di 15 vuole essere “grande” come lui? 15 anni, a quindici anni si è grandi? Secondo me quella fascia di età è invece quella in cui di fanno più cazzate e che quindi si allontana di più dall’essere “grandi” come lo intendo io.
O forse per “sentirsi parte del gruppo. Il gruppo per noi adolescenti è molto importante e se non è il “gruppo” è un amico. Non è il gruppo in sè che condiziona il ragazzo, secondo me ma bensì le condizioni che mettono gli altri componenti del gruppo. Pensate ad un ragazzo un po’ sfigato, cicciotello magari, bruttino ecc…. ha un amico d’infanzia che lo porta in un gruppo in cui questo amico si sente bene. Lo stesso forse però non vale per il ragazzo. Magari intorno si vede tutti ragazzi belli, vittime della moda, magari anche non proprio ragazzi affidabili. Il ragazzo vuole sentirsi parte di questo gruppo, anche se non gli aggrada. Così si sottopone a tutto e di più pur di essere come loro. Forse nella sua mente parte il pensiero dicente che se non farà più parte del gruppo perderà l’amicizia dell’amico di infanzia il quale forse, è l’unico a cui si sente legato.
Questi sono, a parer mio, i motivi più diffusi, tra i ragazzi d’oggi. Ma, e lo ribadisco, non tutti sono così. C’è anche chi, pur essendo parte di un gruppo non molto attendibile, di fronte ad una sigaretta, una lattina di birra rubata o una *****tta o n cosiddetto “puttaniere” sa dire di no. Io sono una di questi e mi dispiace molto per i ragazzi che non hanno spauto dire di no e si sono rovinati la vita per “piacere agli altri”.
Eccoci così alle “*****tte” e ai “puttanieri”. Scusate per le parole ma al momento non me ne vengono in mente di meno volgari. Perché farsi vedere il sedere dai maschi, perché fare il galletto con le ragazze? Per poterlo poi raccontare in giro? Ah, giusto, dimenticavo. Ora chi scopa più volte, è il più figo. E questo chi l’ha detto? Più di una volta ho sentito ragazzi e ragazze vantarsi delle loro “imprese” e ci sono rimasta male. Ma cosa c’è da vantarsi dico io? Ti vanti di averlo preso in culo dal più figo della scuola? Ti vanti di esserti fatto due ragazze insieme? Ed è una cosa di cui vantarsi? Bah, io non so. Io sono più fiera di poter dire in giro che sono ancora vergine! La mia idea è che c’è un momento giusto per tutto. Non so quando arriverà la mia prima volta. Potrà essere quest’anno come tra quindici anni. So solo che voglio che sia con una persona che amo. La prima volta è una cosa importante e deve essere vissuta oltre che con il corpo, anche con il cervello. Con la ragione che, a quanto vedo, è una qualità rara per le teste dei giovani d’oggi. Alcuni giorni fa, giravo su netlog per passarmi il tempo. Apparte i soliti nickname “BimbaFashion” “StylosoHouse” “Tokiohotellina” e cose del genere, mi sono imbattuta in “Barbie_ke.si.mette.a.90°.x.te”. Non mi è salita la rabbia, non mi osno messa a ridere. L’unica cosa che ho sentito è stato un profondo sentimento di tristezza e amarezza per quanto sia…orribile questo mondo. Io mi sono sempre sentita immune da questo bisogno di farsi vedere al mondo come una persona vuota. Io sto bene così come sono, senza necessità di farmi conoscere in questo modo.
Apparte questo, sempre girando in netlog ho constatato che ci sono davvero tantissimi ragazzi e ragazze che nel nickname hanno le parole “emo” “house” “style” “sexy”. Ed ecco che, oltre al bisogno di farsi conoscere, arriva quello di etichettarsi. Etichettarsi in un certo modo di essere. Mmh…che bel mondo, fatto tutto di persone uguali… ma che bello è essere emo, truzzo o quant’altro se ci sono altri milioni di persone identiche a te? Per quel che mi riguarda preferisco essere diversa dal resto del mondo ed essere unica.
Non fate caso se ci sono errori di punteggiatura perchè l'ho scritto in fretta