Questa discussione ho deciso di aprirla, non solo per sfogarmi, ma anche per farvi riflettere.
Riflettere sulla morte, che in un secondo porta via le persone a noi più care, lasciando solo il ricordo di loro dentro di noi.
Questa è la mia storia, o meglio, la storia della donna che è stata mia madre.
Ricordo la mia vita prima della malattia, ricordo il nostro rapporto, le nostre giornate insieme. Ricordo ancora.
Ecco, mi viene da piangere.
Poi una notte tutta la mia vita "normale" ha lasciato questa terra... insieme a mia madre.
Sono stata a casa da scuola per quasi un mese e poi ... ho deciso di non tornare più nella stessa scuola, non avrei sopportato che certe persone mi conoscessero ancora come la vacchia Camilla, la ragazza più estroversa e con più amicizie di tutta la scuola.
Ho ricominciato la mia vita in un altro istituto, e anche qui sono ricominciati i guai, tutte le ragazze mi prendevano in giro malignamente per via dei miei abiti firmati e perchè piacevo molto più di loro ai ragazzi.
E i ragazzi... meglio lasciare perdere... ogni occasione era buona per provarci.
Ora ho cambiato scuola nuovamente e ho ricominciato a vivere, mi sono trovata una migliore amica che mi aiuta a tenere lontano i ragazzi.
Mio padre dopo quasi due anni si è risposato con una sua coetanea, ora vive con noi e devo dire che in fondo le voglio molto bene
Vi voglio fare riflettere, cari ragazzi che vi lamentate dei vostri genitori.
Ricordatevi che purtroppo la vita non è eterna... date un bacio ai vostri genitori e proponete loro di fare qualche cosa insieme... perchè io che lo desidero così tanto non posso più farlo.
Un bacio
Camilla