All'improvviso lei, come un ciclone è arrivata, ha sconvolto un ufficio, un'azienda, ha trasformato un qualcosa di asettico in un qualcosa di dinamico, creativo, sincretico. Lei è riuscita laddove io non sono mai arrivato, ha creato un team, una squadra, ha dato voce a chi pensavo neanche avesse una voce. Non le ho reso la vita facile, ma il mio voleva essere solamente un modo per metterla alla prova, perchè da subito avevo capito che aveva quel "qualcosa in più".
E poi, così come dal nulla era piovuta, così una mattina è arrivata dicendo:"Ragazzi è stato un piacere, vado via!" .
Sapevo che non sarebbe rimasta a lungo.
Lei è un treno in corsa senza destinazione, è gioia, è vita, è colore. Non ho mai visto nulla di più vero , trasperente, versatile, vera sempre, in ogni sua contraddizione.
Ho tentato invano di fermarla, ho cercato di comprendere, ho accettato.
Poi il caso. Un Ospedale. Uno Studio. Lei.
Sono morto in un istante.
Io ero lì per una visita ma non avrei mai potuto immaginare di trovare lei.
Con sorriso forzato, lo sguardo a terra, triste, non le avevo mai visto quegli occhi prima di allora.
"Io non ho paura" e le tremava la voce, e poi ha aggiunto, "Sai mantenere un segreto? Questo sarà il nostro segreto, nessuno ne è alcorrente, neanche la mia famiglia; è la prima e l'ultima cosa che ti chiedo. Mi fido di te".
Non mi ha dato il tempo di replicare che è scomparsa sotto la pioggia.
Da allora non l'ho più vista. Non vuole vedermi. La sento telefonicamente, attraverso il forum...ma non riesco a farle cambiare idea.
Io per la prima volta in vita mia non so che fare.
Io non ci credo che lei sta volando in cielo.
Io non capisco perchè una ragazza così amata e così capace di amare, abbia scelto come unica compagna la solitudine.
Io non posso credere che la vita abbia tradito chi tanto l'amata e nonostante tutto continua ad amarla.
Sto male... non so che fare, non posso fare...questo senso di impotenza mi strazia.
Sarebbe andata via cmq lo so, chissà in quale polo della Capitale, ma questo mai, questo è un incubo.
BBR