Secondo voi, la gente può cambiare?
Più ci penso, più rifletto sulla mia vita, l'unica risposta che trovo davvero plausibile è quella negativa. Penso di essere, essenzialmente, la stessa persona che sono stata 5, 10, 15 anni fa - invece quello che cambiava nel percorso della mia vita sono sempre state le circostanze, che forse mi hanno influenzata un pochino, ma anche quell'influenza è stata solo in quella misura in cui già ero predisposta ad essere influenzata... insomma, riflettendo sulla mia vita, ci trovo un circolo vizioso governato, per lo più, da un'illusione di un qualche progresso (intellettuale, morale, sociale, qual si voglia), e adesso sto perdendo anche quell'illusione.
Sto per laurearmi in una disciplina che amo, ma non sarò mai un successo dal punto di vista professionale, perché mi manca quel lato competitivo che mi faccia applicarmi seriamente, non soltanto fare i miei doveri universitari. D'altra parte, vorrei essere una buona professionista, ma è proprio come se fosse contro mia natura di applicarmi davvero, più mi sforzo, meno ci riesco. E come se non avessi abbastanza controllo su di me stessa. Entro nelle crisi vere e proprie se mi "sforzo" a fare le cose, anche quelle che amo, l'unico modo per vivere in pace con me stessa finora è stato quello di assecondare ogni mio capriccio... tipo, se mi va di studiare, allora studio, ma se mi va di fare qualcos'altro, allora faccio qualcos'altro anche a prezzo di fallire un esame. Per ironia, non sono una persona intellettualmente pigra - non affatto - ma se mi interessa A quando in realtà dovrei studiare B, studio A, anche se a lungo termine A non è così importante e B è quello che mi interessa e che mi importa. Avevo lo stesso problema al liceo: sono stata sempre brava, ma mai proprio la più brava perché mi mancava la capacità di focalizzarmi su una cosa e prenderla sul serio, e tutti si incazzavano con me per questo, perfino i miei amici, che mi vedevano come uno spreco di talento. Mi tormenta il fatto che, ovviamente, resterò per sempre un potenziale non realizzato. Ma non trovo la forza per cambiare e non sono nemmeno sicura che è possibile.
Lo studio è solo un esempio, ci sono molti aspetti della mia vita con cui non sono soddisfatta, ma l'ho trovato impossibile combattere contro me stessa cercando di cambiare e di creare una qualsiasi disciplina mentale. Ci sono giorni in cui non mi alzo dal letto e non importa quanto sia importante presentarmi all'università o fare qualcosa, non lo faccio se non mi va di farlo. Ho quasi perso un anno così perché semplicemente non frequentavo l'università se non mi "andava" di farlo. Odio con tutto il mio cuore qualsiasi forma di tortura mentale, sedere in un posto giusto pro forma anche se non imparo nulla, infatti qualsiasi forma di un obbligo esterno... E lo so che si tratta di una cosa molto problematica perché un giorno dovrò fare delle cose che non mi va di fare e che avevo evitato per tutta la mia vita, e poi mi innervosisco e mi va di mollare tutto, e poi oscillo fra la voglia di mollare tutto e la voglia di cambiare, poi deciso di cambiare e non ci riesco, poi quasi perdo delle opportunità nella vita per quella mia tendenza di ostacolare me stessa - ma non le perdo mai davvero, è sempre una "quasi" perduta ma alla fine ci riesco. Adesso mi si sta offrendo una bella opportunità per lo studio all'estero, ma io trovo la burocrazia così faticosa che ho paura di ostacolare me stesa per un qualche capriccio stupido di tipo "non mi va di fare" una cosa essenziale perché il processo vada bene.
Oscillo fra i momenti menefreghisti nei confronti della vita e i momenti di panico a sentirmi molto, molto giù, di solito per causa di qualche problema che mi sono creata io da sola. Ho cercato di parlarne con mia madre (che è anche una psicologa, fatto che mi fa ridere perché lei stessa dice di non essere in grado di capirmi per niente), ma oltre ai discorsetti tipo "Quello che stai facendo è infatti una specie di autodistruzione, non capisco perché tu voglia distruggerti ecc.", non è servito a nulla. Al liceo frequentavo una psicologa e avevo anche quelle oscillazioni di umore (tipo un giorno sono piena di energia e felicissima, il giorno dopo ho delle paranoie di solo sprecare l'aria e di essere un essere completamente inutile e pefino pensare di farla finita - ma il dolore che causerei ai miei genitori non mi rende possibile farlo), ma per motivi vari, inclusi quelli economici, non posso permettermi uno psicologo ora. E poi non sono sicura se ne abbia bisogno "davvero", come dire, penso che i miei problemi non siano così gravi... oltre a quella piccola "inconvenienza" di ste maledette oscillazioni di umore e la sensazione di una stagnazione completa nella vita.
Scusate la lungezza. Non so qual è esattamente la mia domanda, ma se c'è qualcuno che si è sentito così o aveva lo stesso problema, apprezzerei qualsiasi tipo di consiglio. (Non so nemmeno se mi spiego bene, non sono madrelingua - temo che sia evidente - ma forse mi faccio capire lo stesso.)