Spett.le Redazione di Cicap, Â
Vi scrivo a proposito di un fenomeno di cui sono venuto a conoscenza qualche tempo fa tramite un documentario (o servizio? Non saprei come definirlo...) andato in onda su Discovery Channel. Â
Si trattava di un fenomeno denominato "Visione remota" (o qualcosa di simile, non ricordo precisamente il nome del fenomeno). Secondo il documentario questo "Visione remota" era un programma di addestramento sviluppato dalla CIA per insegnare ad agenti (già piuttosto "sensibili") a "guardare", e rappresentare tramite disegno e annesso racconto, un luogo lontano (da cui il nome visione remota) anche migliaia di chilometri, al fine di poterlo analizzare, ovviamente per i più svariati scopi di cui la CIA doveva occuparsi. Â
Il documentario, che trattava anche più in generale di altre tecniche "alternative" di spionaggio sia sovietiche che atlantiche, presentava Visione remota come il risultato di uno studio a livello scientifico, effettuato dalla CIA per diversi anni, con l'aiuto di studiosi di fenomeni paranormali. Durante il documentario venivano intervistati anche alcuni signori, dichiaratisi ex agenti, che sostenevano di aver fatto parte del programma e raccontavano di come erano risultati decisivi i loro disegni per l'esito di alcune missioni. Il documentario, poi, ricordava che Visione remota fu abbandonato prima della fine della guerra fredda, così come altri bizzarri programmi di spionaggio sperimentale della CIA (così come quelli della sua controparte sovietica), un pò per la carenza di agenti "sensibili", un pò per le scelte dei nuovi vertici e per il cambio delle priorità dell'Agenzia. Â
Giusto per la cronaca Vi racconto anche come operavano gli agenti. In genere venivano chiamati in causa quando con i tradizionali sistemi di spionaggio del territorio nemico non si riusciva a capire cosa fosse una installazione (oppure dove fosse una persona; rappresentare i luoghi in cui si trovata una persona che si spostava più volte, era la missione da superare per terminare l'addestramento). Il lavoro degli agenti consisteva nel dover rappresentare tutto ciò che vedevano, concentrandosi sull'installazione. Gli agenti a lavoro in una missione erano di solito meno di una decina (anche perchè credo che una decina fosse proprio l'organico di cui disponeva Visione remota), e ognuno dei quali, separatamente, doveva rappresentare ciò che vedeva (pare che vedessero anche le persone affaccendate), se le visioni remote erano concordanti, si poteva poi impiegare le informazioni ottenute per guidare meglio nel loro lavoro gli agenti sul campo. Secondo i racconti, gli agenti di visione remota, spesso riuscivano a vedere i materiali e i mezzi nascosti dal nemico e questo contribuiva a far capire agli analisti cosa fosse in realtà la misteriosa installazione. Naturalmente agli agenti di visione remota era detta solo la dislocazione del luogo da spiare, mentre era negato loro la possibilità di visionare foto o altro materiale che potesse in qualche modo influenzarli. Â
Dal giorno in cui ho visto questo documentario sono rimasto molto perplesso, sia sul contenuto del documentario, sia sul peso da dare a ciò che Discovery Channel racconta nei propri programmi, anche quelli in cui parla di scienza ufficiale. C'è da dire che l'argomento è stato trattato con una certa criticità nel commento anche da parte del narratore, seppure sembrava fosse più la criticità data a un fenomeno sperimentale che a uno paranormale. Per quanto mi riguarda è proprio incredibile!!! Ma se ne parla Discovery Channel non so che pensare. Riflettendo mi sono detto che in fondo il cervello umano è una parte di noi poco conosciuta e chissà quante sorprese ci potrebbe riservare... Del resto, se si può andare sulla Luna, chissà quant'altro di poco comune si può fare! Â
Devo dire, non sono esattamente il tipo che si lascia affascinare dai fenomeni paranormali, tuttavia mi piacerebbe molto saperne di più. Ammettendo che sia vero (perchè non credo che un canale così importante si inventi di sana pianta tutto o nemmeno controlli un servizio così prima di mandarlo in onda), vorrei sapere se vi sono studi tuttora attivi su questo particolare fenomeno (traspariva dal documentario che fosse a volte estremamente preciso, a volte meno), per perfezionarlo (anche se ne dubito moltissimo). Inoltre mi chiedevo, in caso vi fosse una discreta base scientifica, è possibile pensare di prefigurare un collegamento di questo fenomeno con casi di veggenza, come quello proprio di questi giorni, della presunta medium che avrebbe indovinato il punto esatto in cui l'auto della donna scomparsa si è inabissata nel lago di Como? Â
La domanda ovviamente la giro a Voi e al Vostro interessantissimo e utile sito. Â
Ringrazio per l'attenzione e porgo distinti saluti, Umberto Biscotti
che ne pensate??