mi sa di gran scemenza
mi sa di gran scemenza
E' tutto vero, ricordo di aver visto dei documentari anni fa, si sa da molto tempo questa storia.
Sicuramente è tutto spiegabile tramite leggi fisiche.
è 1 fenomeno ottico, sembrano in salita xkè p.e. c'è vicino 1 discesa ripida e x la conformazione del posto ma in realtà se fai le misure col teodolite (se si kiama così) vedi ke è 1 discesa
ha fatto l'esperimento 1 del cicap e l'ha fatto anke Popo Lucas e hanno visto ke è così
scusate il post 1 pò kmetrico
La definizione popolare salita in discesa indica un'illusione ottica per cui l'influenza dell'attrazione gravitazionale sembra paradossalmente invertirsi.
I luoghi ove si verifica il fenomeno sono, ovviamente, in pendenza. Se si pone sulla strada un oggetto (una palla, dell'acqua, un'automobile senza marcia inserita, ecc.) questo inizierebbe a muoversi nella direzione di quella che appare essere la salita, ovvero verso l'alto.
Esempi
Il caso più conosciuto in Italia si trova lungo la statale 218, a 60 km a sud di Roma, tra Rocca di Papa e Ariccia (41°44′05″N 12°41′30″E ).
Tale fenomeno si può riscontrarre anche a Francofonte in provincia di Siracusa.
Fenomeno riscontrato anche a Santa Maria di Licodia, nella zona vicino la frazione di Schettino Catania.
Un altro caso è in Umbria, all' uscita di San Gemini nord, per chi va in direzione di Cesena.
Altro caso è nella frazione Montagnaga di Baselga di Pinè, in provincia di Trento (46°06′6.984″N 11°14′10.248″E ).
Un altro esempio si ha a Roccabruna in provincia di Cuneo
Un ulteriore riscontro di questo effetto ottico, si può avere sulla strada che sta di fronte al cimitero di Serro, frazione di Villafranca Tirrena in provincia di Messina.
Un altro caso è in una strada chiusa a Sala Consilina, provincia di Salerno.
È stato riscontrato ormai da molti anni anche ad Alvito, in provincia di Frosinone.
Altro tratto di strada si trova presso Rosciolo dei Marsi (AQ) vicino Avezzano, sulla strada che porta alla Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta.
Benevento (BN), strada verso Pietrelcina. Questo luogo è conosciuto localmente come "Ponte Cacacipolla"
un ulteriore caso e' presente anche sulla statale che collega taranto a martinafranca
Un ulteriore esempio lo si puó riscontrare ad Alghero (SS) sulla strada per Villanova Monteleone.
Spiegazione
Sono diverse le spiegazioni più o meno stravaganti che sono state avanzate per dare un senso logico al fenomeno, tra cui quella di una possibile alterazione locale del campo gravitazionale, oppure la presenza di forze ignote (vedi UFO) ecc. Tuttavia, nemmeno le più ragionevoli fra queste ipotesi risultano soddisfacenti.
La spiegazione scientifica identifica il fenomeno con una illusione ottica: quella che appare come una salita è in realtà una leggera discesa. L'illusione è dovuta al fatto che la discesa è preceduta o seguita da un tratto effettivamente in forte salita che costituisce per l'osservatore un riferimento ingannevole, oppure da una particolare conformazione geografica di contorno che trae in inganno.
Nel caso di Ariccia il tratto anomalo è una piccola sezione in leggera discesa compresa in una lunga salita. Il fatto che la vista dell'orizzonte sia ostacolata, contribuisce ad eliminare ogni riferimento corretto e favorire la percezione distorta della verticale.
Il caso di Montagnaga presenta invece una strada (la S.P. dell'Altopiano di Pinè) che risulta fortemente in salita per chi proviene dall'Altopiano e si dirige verso Pergine Valsugana. Da essa si dirama la strada che porta all'abitato di Montagnaga, il cui tratto iniziale è anch'esso in discesa, seppure leggerissima. L'occhio è ingannato dal confronto fra la pendenza (forte) della provinciale e la pendenza della via secondaria, tanto debole da farla sembrare diretta in senso contrario a quello reale.
Anche in questo caso, trattandosi di una zona boschiva, la vista dell'orizzonte è ostacolata.
A livello di percezione umana, il concetto di salita è determinato dal confronto tra la direzione della forza di gravità (coincidente con l'asse testa-piedi per un uomo fermo in posizione eretta) e l'inclinazione del piano del terreno. Mentre la prima direzione è naturalmente determinata dalla sussistenza stessa della posizione eretta (un uomo può mantenere la posizione eretta solo se il suo asse coincide con la direzione della forza di gravità, a meno di un cono di inclinazione molto ristretta, determinato dal rapporto altezza/sezione dell'impronta a terra), la percezione dell'inclinazione del piano terreno è invece suscettibile di "effetti ottici", dato che è percepibile dall'uomo attraverso un suo senso, la vista. Un concetto di fondamentale importanza da sottolineare è dunque il seguente: il fatto che nella "salita" gli strumenti di misura (a bolla, filo a piombo) indichino che si tratta di discesa, è ovvio e non metodo di confutazione del para-fenomeno, poiché gli strumenti di misura si comportano in quel luogo esattamente come le automobili, i liquidi e le sfere, che appunto "vanno in salita". Ciò perché sia gli oggetti che "vanno in salita", sia gli strumenti di misura, sono sensibili alla stessa grandezza fisica, la forza di gravità in quel punto. Se effettivamente in quel luogo la forza di gravità avesse una "direzione anormale", gli strumenti indicherebbero quella direzione, ed il moto degli oggetti andrebbe coerentemente con essa. In altre parole, l'indicare quel tratto come "discesa" non confuta l'innaturalezza del fenomeno. Il problema di base è stabilire la normalità o l'anormalità della forza di gravità nel luogo del fenomeno; ovvero, stabilire rispetto ad un riferimento esterno, se il piano del terreno è inclinato in salita o discesa. L'unica misura scientifica oggettiva e indipendente dal contesto ottico locale, che potrebbe dimostrare l'innaturalezza fisica del fenomeno, è il confronto tra la direzione della forza di gravità in quel punto e la linea congiungente quel luogo con il centro gravitazionale della Terra. Un'eventuale non parallelismo tra queste due linee denoterebbe appunto una "discontinuità" nel campo gravitazionale, e dimostrerebbe l'anormalità del fenomeno. Tale misura richiederebbe triangolazioni geodetiche da luoghi piuttosto lontani dal punto in questione (lontani abbastanza da rappresentare un riferimento esterno), esperimento che in letteratura non è stato mai riportato (i costi di un tale studio, come da tabelle professionali, ammonterebbero ad alcune decine di migliaia di euro).
Fonte: Wikipedia
La definizione popolare salita in discesa indica un'illusione ottica per cui l'influenza dell'attrazione gravitazionale sembra paradossalmente invertirsi.
I luoghi ove si verifica il fenomeno sono, ovviamente, in pendenza. Se si pone sulla strada un oggetto (una palla, dell'acqua, un'automobile senza marcia inserita, ecc.) questo inizierebbe a muoversi nella direzione di quella che appare essere la salita, ovvero verso l'alto.
Esempi
Il caso più conosciuto in Italia si trova lungo la statale 218, a 60 km a sud di Roma, tra Rocca di Papa e Ariccia (41°44′05″N 12°41′30″E ).
Tale fenomeno si può riscontrarre anche a Francofonte in provincia di Siracusa.
Fenomeno riscontrato anche a Santa Maria di Licodia, nella zona vicino la frazione di Schettino Catania.
Un altro caso è in Umbria, all' uscita di San Gemini nord, per chi va in direzione di Cesena.
Altro caso è nella frazione Montagnaga di Baselga di Pinè, in provincia di Trento (46°06′6.984″N 11°14′10.248″E ).
Un altro esempio si ha a Roccabruna in provincia di Cuneo
Un ulteriore riscontro di questo effetto ottico, si può avere sulla strada che sta di fronte al cimitero di Serro, frazione di Villafranca Tirrena in provincia di Messina.
Un altro caso è in una strada chiusa a Sala Consilina, provincia di Salerno.
È stato riscontrato ormai da molti anni anche ad Alvito, in provincia di Frosinone.
Altro tratto di strada si trova presso Rosciolo dei Marsi (AQ) vicino Avezzano, sulla strada che porta alla Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta.
Benevento (BN), strada verso Pietrelcina. Questo luogo è conosciuto localmente come "Ponte Cacacipolla"
un ulteriore caso e' presente anche sulla statale che collega taranto a martinafranca
Un ulteriore esempio lo si puó riscontrare ad Alghero (SS) sulla strada per Villanova Monteleone.
Spiegazione
Sono diverse le spiegazioni più o meno stravaganti che sono state avanzate per dare un senso logico al fenomeno, tra cui quella di una possibile alterazione locale del campo gravitazionale, oppure la presenza di forze ignote (vedi UFO) ecc. Tuttavia, nemmeno le più ragionevoli fra queste ipotesi risultano soddisfacenti.
La spiegazione scientifica identifica il fenomeno con una illusione ottica: quella che appare come una salita è in realtà una leggera discesa. L'illusione è dovuta al fatto che la discesa è preceduta o seguita da un tratto effettivamente in forte salita che costituisce per l'osservatore un riferimento ingannevole, oppure da una particolare conformazione geografica di contorno che trae in inganno.
Nel caso di Ariccia il tratto anomalo è una piccola sezione in leggera discesa compresa in una lunga salita. Il fatto che la vista dell'orizzonte sia ostacolata, contribuisce ad eliminare ogni riferimento corretto e favorire la percezione distorta della verticale.
Il caso di Montagnaga presenta invece una strada (la S.P. dell'Altopiano di Pinè) che risulta fortemente in salita per chi proviene dall'Altopiano e si dirige verso Pergine Valsugana. Da essa si dirama la strada che porta all'abitato di Montagnaga, il cui tratto iniziale è anch'esso in discesa, seppure leggerissima. L'occhio è ingannato dal confronto fra la pendenza (forte) della provinciale e la pendenza della via secondaria, tanto debole da farla sembrare diretta in senso contrario a quello reale.
Anche in questo caso, trattandosi di una zona boschiva, la vista dell'orizzonte è ostacolata.
A livello di percezione umana, il concetto di salita è determinato dal confronto tra la direzione della forza di gravità (coincidente con l'asse testa-piedi per un uomo fermo in posizione eretta) e l'inclinazione del piano del terreno. Mentre la prima direzione è naturalmente determinata dalla sussistenza stessa della posizione eretta (un uomo può mantenere la posizione eretta solo se il suo asse coincide con la direzione della forza di gravità, a meno di un cono di inclinazione molto ristretta, determinato dal rapporto altezza/sezione dell'impronta a terra), la percezione dell'inclinazione del piano terreno è invece suscettibile di "effetti ottici", dato che è percepibile dall'uomo attraverso un suo senso, la vista. Un concetto di fondamentale importanza da sottolineare è dunque il seguente: il fatto che nella "salita" gli strumenti di misura (a bolla, filo a piombo) indichino che si tratta di discesa, è ovvio e non metodo di confutazione del para-fenomeno, poiché gli strumenti di misura si comportano in quel luogo esattamente come le automobili, i liquidi e le sfere, che appunto "vanno in salita". Ciò perché sia gli oggetti che "vanno in salita", sia gli strumenti di misura, sono sensibili alla stessa grandezza fisica, la forza di gravità in quel punto. Se effettivamente in quel luogo la forza di gravità avesse una "direzione anormale", gli strumenti indicherebbero quella direzione, ed il moto degli oggetti andrebbe coerentemente con essa. In altre parole, l'indicare quel tratto come "discesa" non confuta l'innaturalezza del fenomeno. Il problema di base è stabilire la normalità o l'anormalità della forza di gravità nel luogo del fenomeno; ovvero, stabilire rispetto ad un riferimento esterno, se il piano del terreno è inclinato in salita o discesa. L'unica misura scientifica oggettiva e indipendente dal contesto ottico locale, che potrebbe dimostrare l'innaturalezza fisica del fenomeno, è il confronto tra la direzione della forza di gravità in quel punto e la linea congiungente quel luogo con il centro gravitazionale della Terra. Un'eventuale non parallelismo tra queste due linee denoterebbe appunto una "discontinuità" nel campo gravitazionale, e dimostrerebbe l'anormalità del fenomeno. Tale misura richiederebbe triangolazioni geodetiche da luoghi piuttosto lontani dal punto in questione (lontani abbastanza da rappresentare un riferimento esterno), esperimento che in letteratura non è stato mai riportato (i costi di un tale studio, come da tabelle professionali, ammonterebbero ad alcune decine di migliaia di euro).
Fonte: Wikipedia
Esistono queste strade anche io una volta ci sono stato e comunque nel 2°video a me sembra che il conducente abbia ingranato la retromarcia
woow! voglio provare ad andarci in una strada del genere!!
ho sentito questa cs ma dov'e xke io ci voglio andare assolutamente mann riesco a trovarla..........help!!!!
E' un effetto ottico. Testato scientificamente, nessuno spirito opera dietro le quinte.
se sei di Cuneo puoi andare a Roccabruna, vedi qui sotto
dovrebbe essere sulla Provinciale 334
l'ha studiata il Cicap Piemonte:
CICAP Piemonte
se proprio non la trovi prova a scrivere al comune
info@comune.roccabruna.cn.it