ho un manuale di minix, in inglese, che proprio non riesco a leggere.
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ho un manuale di minix, in inglese, che proprio non riesco a leggere.
Gomorra..
Le prime pagine sono di un noioso incredibile.
Per ora mi son fermato.
Stai parlando del "Il tempo che vorrei"?
Io li ho letti tutti i libri di Volo e penso che non sia un grandissimo scrittore, però ha qualcosa nella descrizione sia dei sentimenti, sia delle situazioni davvero particolare e poi lo trovo anche molto piacevole da leggere.
In oltre penso che il suo ultimo libro sia stato il migliore tra tutti, forse la fine un po deludente.
Il Faust di Goethe, tutti i libri di bukowski (non riesco a superare le prime pagine, è disgustoso).
La luna e i falo`, di Pavese. Innanzitutto perche` odio la psicologia dell'autore, e in secondo luogo perche` ho trovato la trama assolutamente pesante, senza capo ne` coda.
dubliners, di james joyce
è pesante, ma di un pesante... dio mio... ci ho messo una settimana a finire il primo racconto, e il secondo l'ho mollato lì. dovrei leggerlo per inglese, ma mi sa che cercherò il riassunto da qualche parte, perchè quel libro è veramente insostenibile.
praticamente tutti quelli che a scuola mi obbligavano a leggere per fare poi la scheda del libro
Mmm. Ho smesso di leggere "Il Fantasma dell'Opera" di Leroux. Non riuscivo proprio a leggerlo.
Cerco sempre di finire i libri che inizio, ma con "Achille piè veloce" di Stefano Benni è stato odio fin dalle prime pagine, non c'è stato nulla da fare
1984 di Orwell, l'ho odiato, mi stava mandando in paranoia e l'ho mollato..
forse anche perchè non sono un'appassionata del genere. Lo rileggerò, forse.
La Cognizione del Dolore di Gadda >.<
La Signora Dalloway, della Woolf.
Ho letto le prime 5 pagine, poi l'ho mollato.
Dovrei ricominciarlo, prima o poi...
Da bambina ho sempre cominciato a leggere Piccole donne ma non l'ho mai finito perché non mi andava proprio a genio, non so perché xD
La cupola di Paolo Riccadonna. Un suicidio.
L'autunno del Patriarca di Marquez.
Ma anche l'Ulysses di James Joyce.
Tre uomini in barca.
la letteratura famosa in generale mi fa altamente schifo. che sia letteratura italiana, inglese, americana, francese, tedesca.. poco mi importa, non capisco come libri scritti in modo così noioso possano essere diventati famosi.
Madame de Bovary, la letteratura francese in generale, I Malavoglia (c'ho messo un eternità) e tutti quei libri che ti fanno leggere a scuola perchè si è obbligati a farlo...
Poi ci sono altri libri che proprio non sono riuscita a finire come quelli della Cornwell (è troppo noiosa)
Non è che magari ti aspettavi magari un libro più "d'azione"? :D In realtà ok, "azione" ce n'è e anche parecchia, però a mio parere è prima di tutto un romanzo in gran parte psicologico, incentrato sui personaggi e sul loro modo di pensare e rapportarsi fra loro e con il mondo.
Il paradiso perduto di Milton.
L'ho preso anni fa, e l'inizio l'ho divorato, ma poi gli ultimi libri su Adamo ed Eva proprio non li reggo.
Vedrò di iniziarlo daccapo con spirito diverso, và, del resto l'ho comprato nel 2007, e allora mi piacevano altri generi.
La figura di Satana è un qualche cosa, comunque.
E anche Notre-Dame de Paris di Hugo non riesco a leggerlo. I primi capitoli - perchè fino a lì sono arrivata, forse meno - son pesantissimi, e dopo una pagina lo mollo.
A parte il fatto che "letteratura" è tutto.
Anche le pubblicazioni su riviste scientifiche sono definite "letteratura", ovviamente in relazione a quell'ambito ristretto.
In ogni caso, nel post precedente trovo azzardata l'espressione "non capisco come libri scritti in modo così noioso possano essere diventati famosi"
A parte "modo noioso" non è un parametro di giudizio affidabile.
E' normale che nessuno di noi legga la Commedia prima di andare a dormire (anche se rimane una delle cose più belle che qualcuno abbia mai scritto).
Orgoglio e Pregiudizio è un "classico", se ci rifacciamo alla definizione canonica di "classico della letteratura". Non è "uno schifo" né è "noioso".
Ovidio è divertentissimo, ed è un "classico" della latinità (sì, quello l'ho letto prima di andare a dormire ed è stato piacevole)
Calvino è un "classico", e comunque molto recente. E' un autore leggero nelle forme e profondo nei contenuti.
Non generalizziamo.
Anche io, nonostante mi sia piaciuto, non mi sono divertita a leggere "le Confessioni di un Italiano" di Nievo. Ma da lì non dico che tutti i classici sono noiosi (a parte il caso che ti ho portato che ha una storia letteraria a parte).
Anche per me i "Promessi Sposi" sono 'na palla, eppure non vuol dire per questo che lo sia anche "Delitto e Castigo" oppure il "Don Chisciotte".