La mia risposta è questa, perché se provo a pensare a quello favorito vado in crisi esistenziale
Nonostante le mille (e più) pagine, Don Chisciotte.
Però non ho letto nè Il Conte di Montecristo nè la Divina Commedia...
Sarà che ho appena fatto l'esame di farmacologia ma ogni volta che leggo una tua risposta mi passa in testa la sigla "psicofarmaci"
Il libro più bello che ho letto è "I miei martedì col professore". Un libro che è un emozione unica.
Poi dei classici ovviamente l'Inferno di Dante.
Tra i più recenti che ho letto mi ha colpito molto "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati. Fa riflettere parecchio e tratta principalmente il tema dello scorrere inesorabile del tempo, in un modo che ho apprezzato parecchio dal punto di vista stilistico.
Uh quanto mi piace quella scrittrice *_* Ho letto guerre, cronache e leggende (l'ultimo non m'è piùciuto molto) e ho letto pure "la ragazza drago", anche se la fascia d'età è minore. E si nota.
Tornando in topic, uno dei libri che più mi ha emozionata è stato "Il giullare" di James Patterson.
A parte che adoro il protagonista, per il suo modo di essere e per come affronta le cose, non so, quando l'ho finito è stato bellissimo e bruttissimo allo stesso tempo.
Altrimenti mi era piaciuto molto "Cavie" di Chuck Palahniuk, più che altro perché in certi momenti è un filino disgustoso (a detta degli altri, per me non era così esagerato)
Io ho letto quasi tutti i libri di Niccolò ammanniti, la trama è sempre originale, difficile trovarne di più ehm...particolari, diciamo. Hanno un linguaggio semplice, solitamente nn superano le 600 pagine però contrariamente alla prima impressione, vanno letti almeno un paio di volte per capirli a fondo. Ammanniti ha la capacità di analizzare ogni singola parola e di dare un "doppio significato" anche alle frasi più semplici. Tutti i suoi libri hanno uno sfondo psicologico
Non leggo molto, anzi, leggo molto solo uno scrittore di romanzi di guerra, ovvero Andy McNab, ma che ci crediate o no il libro più bello che abbia mai letto è senza ombra di dubbio La coscienza di Zeno.
''Che tu sia per me il coltello'' di David Grossman. Mi è entrato nel cuore dalla prima pagina che ho letto.