anke io sto scrivendo un romanzo... ma odio mettere disse, rispose, ripetè ecc ecc... di solito li metto senza introduzione.. poi dipende se lo fai in prima o in terza persona... io in prima e mi vengono cosi:
Mi andai a sedere sulla panchina sotto il grande pino della scuola, il posto preferito da Jeremy perché pieno dell’ottima fragranza di questo immenso albero che veniva decorato durante le feste di natale. Mi distesi sulla panchina inspirando fino a far godere perfino il mio cuore del profumo che mi ricordava tanto il bosco che circonda casa mia in cui passavo i pomeriggi con mia madre...
“hey.. vuoi un po’ compagnia ??”
ancora quel bastardo... ormai non c'era bisogno neanche di aprire gli occhi per capire che era il morettino , comunque cercai di rispondere con un certo controllo..
“no grazie sto bene così…” lo sentii sospirare.
“sei una tipa tosta eh…?” mi sarebbe piaciuto tanto rispondere con un pugno ma...
“no, soltanto che non mi interessi... e poi sei già impegnato con le ragazze di mezza scuola no? una in più o una in meno cosa ti cambia??” risatina seccata…
“certo, se fossi una ragazza banale e scontata non me ne sarebbe fregato niente ma tu sei...”
“sono…? come sono,dai spiega... sono proprio curiosa…!”
Mi rialzai e mi sedetti incrociando le braccia e gli lanciai uno sguardo assassino... che anche se ben fondato non durò molto... cavolo anch'io sono una ragazza and un bel ragazzo anche cosi antipatico,magari un pensierino….
“hai un bel fisico e soprattutto degli occhi fantastici.. e mi piacciono le ragazze emo...” più o meno ci aveva azzeccato ma non voleva darmi per vinta…
“cosa ti faccia pensare che sia emo??” altra risatina deficiente…
“ per il modo di vestirti...”
“e cosa pensi c'entri questo?” adesso mi stavo surriscaldando e questo non andava bene… continuai a polemizzare.
“oggi sono vestita di nero, ma domani potrei presentarmi vestita di rosa e bianco…”
“non penso proprio…” ma cosa poteva saperne???
“è la prima volta che mi vedi non sai niente di me!”
“appunto,sono venuto qua per fare conoscenza!” l’idea mi attirava un po’ ma non avrei ceduto…almeno non così facilmente.
“e pensi di essere riuscito a rabbonirmi ??”
“penso che in fondo in fondo qualcosa si sia sciolta in quel tuo cuore di giaccio”.
si certo come no.... fortunatamente la sua voce era stata interrotta dalla campanella, accompagnata da un mio sospiro di sollievo. Nemmeno mi curai di rispondergli.
“sappi solo che io non mi arrendo. Cascasse il mondo ma tu sarai mia”
in quel momento le guance mi diventarono di fuoco… ma quello spaccone ci credeva veramente ??? non ci capivo più nulla… sapevo solo che tornai in classe rossa come un peperone.
credo ke si capisca ki dice e ki risponde.. e a me piacciono