Un genitore che avesse donato un immobile al suo unico figlio, non necessariamente una prima casa, se nel corso degli anni si trovasse in disagiate condizioni economiche, potrebbe avere diritto a richiederne la restituzione?
Un genitore che avesse donato un immobile al suo unico figlio, non necessariamente una prima casa, se nel corso degli anni si trovasse in disagiate condizioni economiche, potrebbe avere diritto a richiederne la restituzione?
Direi di no, nel senso che la donazione è un atto irrevocabile salvo 2 ipotesi precise ("ingratitudine" del ricevente e sopravvenienza di figli che non c'erano al momento della donazione).
Rimane però salvo il diritto del genitore che si trovasse in uno stato di bisogno di chiedere un aiuto (alimenti) ai parenti, figlio in primo luogo..
Grazie Wittmann, sei gentile come al solito.
Che tu sappia, si può all'atto della donazione porre qualche vincolo, registrabile alle conservatorie come una specie di riserva, del tipo "se non adempi a un obbligo che hai sottoscritto, mi riprendo l'immobile"?
uhm qualcosa del genere è possibile; potrebbe infatti porre degli oneri alla donazione e nel caso non vengano rispettati chiedere la risoluzione per inadempimento, oppure trattandosi di un immobile potrebbe donarglielo riservandosi l'usufrutto (quindi potrebbe continuare a viverci e goderne i frutti per tutta la vita)
PS: aggiungo che non sono apponibili tutti gli oneri o condizioni, ma è più una materia da notaio e nel caso, visto che comunque ci si dovrebbe passare per fare l'atto, consiglio di sentire da lui i modi migliori per raggiungere gli scopi particolari che ha il donante.