Posso garantirvi che ci saranno moltissime sorprese. David Benioff che ha scritto la sceneggiatura, è uno dei più autorevoli scrittori di Hollywood nonché il più grande appassionato di comics nella storia del mondo. Nella sua vastissima collezione non manca nemmeno un numero di Wolverine o X Men".
Con queste parole il protagonista del kolossal della XX Century Fox, Hugh Jackman, parla dell'attesissimo film X Men Origins: Wolverine, pellicola in arrivo il prossimo 29 aprile che prevede, contestualmente all'uscita nelle sale, quella di un videogioco omonimo sviluppato da Activision per Xbox 360, Nintendo Ds, Nintendo Wii, Playstation 3 e Pc.
Diffusa ufficialmente il 12 dicembre 2007 dalla major americana, la trama di Wolverine - spin off dei tre progetti cinematografici dedicati nell'arco di sei anni agli X Men - racconta il passato epico e romantico del mutante James Howlett, detto Logan e del suo rapporto con Victor Creed e il minaccioso programma Arma X che coinvolge molti di loro. Finito di girare alla fine di maggio 2008, dopo 4 mesi di riprese che si sono svolte per lo più nei Fox Studios Australia che hanno base a Sydney (solo successivamente sono state aggiunte delle riprese realizzate negli studi di Vancouver) e costato circa 180 milioni di dollari, X Men Origins: Wolverine arriverà sul grande schermo dopo un lungo periodo di gestazione: cinque infatti sono gli anni trascorsi da quando David Benioff (La 25a ora, Troy) fu chiamato per lavorare alla sceneggiatura. Non molto tempo dopo Hugh Jackman, appassionatosi al progetto, ne divenne parte integrante collaborando non solo con Benioff ma entrando attivamente nel ruolo di produttore. Ultimato il 15 ottobre 2006 dopo precedenti trattative andate a vuoto con Brett Ratner (X Men: The last stand), lo script passò nelle mani del premio Oscar Gavin Hood, cineasta sudafricano noto per essere per lo più legato ad una cinematografia di impegno civile come Il suo nome è Tsotsi.
"Quando mi sono avvicinato al progetto il mio primo pensiero è stato: Cosa? Fare questo? Ma cos'è?", ha raccontato Hood. Contrariamente a Benioff, infatti, il 46enne regista non ne sapeva abbastanza di personaggi da fumetti. Finché, dopo lunghe ricerche, gli è sembrato che fosse molto simile alla mitologia greca che invece aveva sempre amato. "Il fatto che Wolverine sia sempre in conflitto con sé stesso, lo rende speciale. Sono cresciuto con la mitologia classica, non con i fumetti, ma sono diventato un grande fan degli X Men perché, soprattutto quelli di Bryan Singer, sono film sul pregiudizio e sulla tolleranza ma sono anche accessibili, commerciali. Penso che dietro ai tre artigli di Wolverine ci siano comunque molti temi da esplorare". Ex agente governativo canadese dal passato oscuro, Wolverine era caratterizzato da un eccellente fattore di guarigione, uno scheletro di amantio, tre artigli retrattili per mano e sensi supersviluppati. I supereroi della Marvel - che ricordiamo essere stata la prima casa editrice a modificare il cliché del supereroe - sono personaggi che vivono i loro poteri come una disgrazia più che una benedizione tanto da rendere gli X Men diversi ed emarginati dalla società. Oltre all'australiano Jackman, il film vanta un cast ricco: Liev Shraber nel ruolo del rivale Victor, Danny Huston (William Stryker), Ryan Reynolds (Wade Wilson/ Deadpool) e Dominic Monaghan (Barnell Bohusk/Beak) oltre al celebre autore di fumetti Stan Lee che appare in un cameo.
Se per la realizzazione del film sucecssivo ispirato al personaggio di Magneto ci sono poche e vaghe notizie, non si può dire che sia altrettanto per il film di Gavin Hood che, dopo il flop di Rendition, spera in un gran ritorno. E' sufficiente visitare il sito ufficiale di X Men Origins: Wolverine per rendersi conto che è in corso un vero e proprio spasmodico conto alla rovescia.