Sono tornata a casa "tardi" e mi son detta: hey, perché non guardare Carnage?
Dunque, detto fatto. Finalmente.
Innanzi tutto dico che non mi aspettavo fosse così. Adoro all'ennesima potenza le loro capacità recitative.
Al di là dello spogliarsi delle facciate delle buone maniere, in questo film ci sono degli attori fantastici. Non ho trovato noioso praticamente nessun momento, i primi 40 minuti son proprio volati.
Credo che metterò la loro interpretazione tra i miei preferiti, delle scie da seguire, se dovessi averne l'opportunità in un prossimo futuro.
Per quel che riguarda la regia non me ne intendo, quindi non commento u.u
Un bel ringraziamento a @Canalfeder quindi ci sta, credo
Non mi ha entusiasmato più di tanto sto film. Ma fa capire l'ipocrisia che sempre di più contamina la nostra società.
Finalmente son riuscito a vederlo! Mi è piaciuto come si sono evoluti minuto dopo minuto i personaggi, togliendosi le proprie maschere da gentili e da buone maniere fino ad arrivare a dire in faccia, senza peli sulla lingua, ciò che si pensa veramente; gi attori mi son piaciuti molto e in alcuni punti l'ho trovato divertente, anche se in altri mi iniziava ad annoiare. Come voto darei 7,5/10.
Visto. Mi aspettavo molto di più, invece ogni tanto mi sembra di guardare sempre la stessa storia.
È interessante l'idea del Dio della Carneficina. Allora l'uomo di sua natura è buono o cattivo? È un carnefice o è un buon selvaggio? Ed è interessante vedere come l'autrice dell'opera teatrale si inserisca in una linea molto novecentista per cui l'uomo senza i suoi vincoli è cattivo, è carnefice. Ho avuto più l'impressione che a creare la carneficina, in realtà, sia l'innaturale bontà obbligatoria del mondo occidentale. Insomma: solita critica ai valori borghesi. I personaggi sono molto piatti, magari quello della Winslet era un po' più interessante degli altri tre, che erano poco più di tre sagome del borghese americano contemporaneo. Mi aspettavo di più e forse a teatro rende meglio. Di fatto ne viene fuori una trasposizione cinematografica a tratti un po' noiosa, che va a battere sempre sullo stesso punto. Capisco che al giorno d'oggi essere originali sia impossibile, nessuno lo pretende nemmeno più. Però era veramente esagerato il ritorno di punti triti e ritriti: l'uomo mediocre che si rivolta nella sua mediocrità, la donna che mira al buonismo come scappatoia e punto di salvezza, lo spietato uomo di affari.
Voto: 6,5. Gradevole ma un po' banale.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.