"Alice" è un'interpretazione macabra e inquietante della fiaba di Lewis Carrol con un'unica (e qui la vera invezione) attrice in carne ed ossa: la bravissima Krystina dal cognome impronunciabile che incarna la personalità di Alice con incredibile ingenuità e tenerezza, ma anche con cinismo e grotteschi voltafaccia.
Il mondo delle meraviglie è un condominio abbandonato di cassetti, porte che scorrono, porticine. I suoi ambitanti sono imbalsamati o burattini. L'unica vivente è quindi Alice, che si tramuta in bambola per cinque minuti di film.
Un'opera lynchiana e struggente, in vera antitesi contro mezzo cinema americano. Evviva il surrealismo ceco che non è mai morto!
Oscuro, vitale, straziante. E con un tocco di quell'infanzia che fu.
Questo ciò che si dice di questo genialissimo film,creato nel 1988, che io, però, ho da poco scoperto. Per i fanatici di Alice non può assolutamente mancare nella collezione. Nessuno conosce il regista e/o il film?