Noi di solito tendiamo a pensare che le donne medievali erano affascinanti,stupende,ed eteree… Sarà pur vero ma ho letteralmente cambiato idea quando ho letto come si curava/truccava la donna medievale. Ho preso questo spunto interessante dei trucchi medievali. Che lasciano alquanto a desiderare (E' consigliata la lettura per chi è forte di stomaco) Se qualcuno vuole aggiungere altri spunti interessanti lo faccia pure ^^ ---------->I trucchi, che venivano usati abbondantemente nell'epoca romana, vennero abbandonati. La donna, doveva essere più al naturale possibile. Consentiti erano solo il rossetto e della cipria. Questo per un motivo molto semplice: la chiesa imponeva di non essere troppo ammiccanti. Non si capisca male, essere seducenti era permesso, ma non essere esageratamente truccate, diventando cosi volgari o volgarmente delle prostitute. Bisogna ricordare che, nonostante tutti i canoni di bellezza, quello che oggi salterebbe più all'occhio (o al naso) era il fetore che le donne emanavano. Si era soliti lavarsi una volta all'anno, in quanto le falde acquifere erano spessissimo inquinate, e quindi lavarsi sarebbe stato un rischio di infettarsi ed essere soggetti a gravi malattie come la malaria. Lavarsi lo facevano i poveracci, che tanto, anche se morivano, non cambiava nulla ( anche bere acqua era un problema notevole ). Per ovviare a questo problema, i medici consigliavano di cambiare spesso i vestiti e le lenzuola, ed usare molta acqua di colonia per profumarsi.Come viene facile pensare, i cosmetici del tempo, non erano alquanto oggetti simpatici. Come, ad esempio, il metodo per ottenere una fronte bombata: applicando sopra ai capelli da eliminare del sulfuro naturale d'arsenico mischiato a della calce viva (usata per decomporre i morti più velocemente). Metodo non certo indolore. Il viso veniva spalmato con della biacca opaca, per renderlo bianchissimo, che lo faceva diventare di porcellana si, ma che lo rendeva molto più soggetto ad un repentino invecchiamento. Le mani venivano curate tramite dei guanti, che immersi nel miele e nella mostarda, dovevano essere tenuti tutta notte. Per poi lavarsi al mattino con l'acqua piovana. Per pulirsi i denti, purtroppo non vi era ancora la pasta del capitano, ma usavano uno spazzolino aggiunto a del corallo rosso, tartaro di vino bianco, osso di seppia e polvere di marmo, poi tutto immerso nella propria urina.