Spett. Dott. Puianeta,
qui, in prima linea, siamo pieni di mine, altrimenti non potremmo
tirare la linea, senza le matite. Nonostante la fatica dobbiamo sempre
stare tutti in riga, alcune squadre invece hanno tagliato l’angolo e
sono diventate inutili. Ci hanno ordinato di cancellarle dalla faccia
della terra. Gli ufficiali ci guardano con aria compassata, allora noi
stiamo chinati in trincea, e poi, a forza di china, tiriamo una mina
anziché una granata, così non succede nulla, almeno fino a quando non
mandiamo Astolfo a cercarla. Non pensi male, Astolfo è sempre tornato,
non tutto magari ma è sempre tornato. In compenso non abbiamo mai
perso una mina. Un commilitone una volta ha provato a lanciare una
vanoni, ma non ha funzionato bene. Qui, in prima linea, è dura la
vita, e non è l’unica cosa dura, glielo assicuro. Ovviamente ci
mancano le donne, potremmo supplire manualmente, ma qui, in prima
linea, appena spari qualcosa quegli altri rispondono e non devo
precisare come, sappia solo che preferisco le pallottole. Come va li
a casa? Cosa vi raccontano di noi, qui, al fronte, in prima linea? Vi
dicono che la notte, la notte non dormiamo mai? No, non per via del
nemico, quelli dormono di notte, per via dei commilitoni allupati! La
notte, quando ci stendiamo in branda, siamo al buio, totale. Per paura
dei bombardamenti? Macchè! Perché sono due mesi che lo stato maggiore
non paga la bolletta! Adesso la devo salutare, che il nemico avanza, e
dobbiamo metterlo in frigo, altrimenti domani non abbiamo nulla da
fare e si sa ne ammazza più la noia delle pallottole. Sinceramente
suo, In fede Ateo
(Nulla) Tenente Boris Abito.
(Boris Abito)