I matematici, i fisici e gli ingegneri

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Un miliardario ha il vizio di giocare ai cavalli e, stufo di non vincere
mai, decide di investire del denaro nella ricerca di un modello matematico
che gli assicuri la vittoria. Da' una grossa somma a un gruppo di
matematici
che si mettono a lavorare al progetto. Dopo due mesi il capo ricercatore
dice al miliardario: "Abbiamo finito e possiamo dire che la soluzione al
problema esiste!".
"E qual e'?" domanda il giocatore.
"Noi siamo matematici e siamo solo in gradi di dirle che esiste".
Il miliardario riflette e capisce che in fondo i matematici sono astratti e
che doveva rivolgersi a qualcuno di piu' pratico, quindi chiama i fisici.
Stessa solfa e dopo due mesi il risultato e': "I matematici hanno ragione -
dice il capo dei fisici - la soluzione al problema esiste e noi l'abbiamo
trovata, nell'ipotesi semplificativa che il cavallo sia una sfera!".
Il miliardario capisce di aver sbagliato un'altra volta e pensa di
rivolgersi a qualcuno ancora piu' pratico: gli ingegneri. Versa per la terza
volta la somma e, stavolta, va a controllare giorno dopo giorno i progressi
del lavoro. Gli ingegneri non si applicano affatto: chi parla al telefono,
che naviga in Internet, chi legge il giornale. Dopo due mesi comunque arriva
il capo progettista e dice: "Domani lei vada alle Capannelle e punti alla
prima corsa su Tizio vincente, nella seconda su Caio vincente,..." e cosi'
via. Il giorno seguente il miliardario va a giocare e vince a tutte le
corse. Organizza un party per celebrare la vittoria e a notte inoltrata
prende da parte il capo ingegnere e gli chiede come avessero fatto.
"Semplice, con tutti i soldi che ci ha dato abbiamo comprato tutti i
fantini"