Due sposini siciliani sono in viaggio di nozze. La prima notte,
dopo un lungo viaggio in treno, sono finalmente a destinazione in una
comoda stanza d'albergo. Il maritino è un tantino allupato sapendo ciò
che di regola lo dovrebbe aspettare... si mette sotto alle lenzuola e
bisbiglia nell'orecchio alla moglie: "Cammelaaaa...". "Che c'è
tesoro?". "Lo vuoi vedere lu pesce?". "No, scusami Tano, ma sugnu
proprio stanca... tra i preparativi, la cerimonia, il pranzo ed il
viaggio, non ce la fazzu proprio chiù! Lassami dommire!". "Va bene,
Cammelina mia adorata...". Il giorno seguente, dopo una giornata di
visite turistiche, si ritrovano a tarda sera nella stanza d'albergo.
Tano si infila a letto e avvicina la mogliettina: "Cammelaaaa...".
"Dimmi amore mio bello!". "Lo vuoi vedere lu pesce?". "Guarda Tano,
oggi girammo tutto il giorno! Io esausta sugnu! Fammi riposare che
domani avimu attre escursioni da fari. Magari un'altra volta...". Tano
si rigira e si mette a dormire rassegnato. La sera dopo, di nuovo a
letto la scena si ripete e cosi' per una settimana intera finché una
sera...: "Cammelaaaa...". "Si' amore?". "Lo vuoi vedere lu pesce?".
Carmela ci pensa un po' e poi dice: "E vabbene... fammi vedere 'stu
pesce!". E Tano: "BOP... BOP... BOP" (Fare il tipico verso del pesce
aprendo e chiudendo la bocca.)