Siamo tutti un pò Charles Manson
Siamo tutti un pò Charles Manson
Ha scoperto di essere figlio di Charles Manson, sanguinario serial killer a capo della setta "The Family" che nel 1969 uccise nove persone a Los Angeles. Protagonista della vicenda è Matthew Roberts, 41 anni, che, diventato adulto, come tanti bimbi adottati, si è messo alla ricerca del suo vero padre per "conoscere meglio se stesso". Invece, conoscere l'identità del suo padre biologico lo ha gettato nella depressione.
La storia è raccontata dall'edizione online del tabloid britannico "The Sun". "Non ci volevo credere. Ero spaventato e arrabbiato allo stesso tempo. E' stato come scoprire che tuo padre è Adolf Hitler", ha detto Roberts che oggi lavora come dj. Cresciuto a Rockford in Illinois, a 10 anni ha scoperto da sua sorella di essere stato adottato e si è messo alla ricerca dei suoi veri genitori solo 12 anni fa, nonostante il padre adottivo avesse provato a scoraggiarlo.
Dalla madre, trovata subito attraverso un'agenzia di servizi sociali, Matthew si è fatto raccontare tutta la storia: lei e Manson si conobbero nel 1967 a San Francisco durante la famosa "Summer of Love" e, durante un'orgia dove furono consumate massicce dosi di droga, Terry fu violentata dal serial killer.
Nonostante il trauma per aver scoperto di essere il figlio di uno dei più crudeli assassini degli ultimi quarant'anni, sette anni fa Matthew, che si definisce un pacifista ("il mio eroe è Ghandi"), ha cominciato a scrivergli. Manson ha confermato di essere suo padre e ha sempre risposte alle sue lettere scrivendo "cose folli" e firmando con una svastica.
"E' mio padre biologico, non posso fare a meno di avere un legame emotivo con lui. E la cosa più difficile da accettare è provare una sensazione d'amore per un mostro che ha violentato mia madre. Non voglio amarlo, ma non voglio nemmeno odiarlo", ha ammesso Mattew
Usa,cerca il padre: killer Manson. Sconcertante scoperta di un 41enne - mondo -Tgcom - pagina 1
Assurdo , pensa te i salti di gioia
è la prima cosa che m'è venuta in mente
povero
Non è tanto divertente, immagino ci sia molta angoscia in lui.
Dato che non l'ha odiato in prima persona come killer, non può che provare quasi affetto come padre.
Ma il vero legame emotivo, ovviamente, lo ha con coloro che lo hanno cresciuto.