(AGI) - Roma, 1 lug. - Le tecniche di procreazione assistita possono essere applicate anche a coppie non sterili che hanno gia' avuto figli, ma che sono nati con gravi patologie, cosi' da poter generare e selezionare gli embrioni e decidere quali destinare all'impianto e quali congelare. Un'ordinanza del Tribunale di Bologna "riscrive" di fatto la Legge 40, aprendo non solo alle coppie non sterili (la legge limita l'accesso alle tecniche di procreazione assistita solo a quelle sterili) ma anche alla diagnosi preimpianto, necessaria appunto per scegliere gli embrioni sani. L'ordinanza, secondo quanto riporta il 'Corriere della Sera', risponde a una coppia fiorentina che si era rivolta al centro Tecnobios di Bologna per avere un secondo figlio, dopo che il primo era nato colpito da distrofia di Duchenne. Una decisione, quella del tribunale bolognese, che fara' discutere, e che segue la sentenza della Consulta dello scorso marzo che chiari' alcuni punti controversi della Legge 40, eliminando alcuni divieti.
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Il super uomo sarà presto tra noi.
Bha.
Personalmente non sono favorevole alla fecondazione assistita/artificiale/come dir si voglia.
Qualche volta un paletto alla scienza andrebbe messo.
Credo che la scienza dovrebbe applicarsi di più per curare le malattie che non trovano soluzione di guarigione. E credo che ci si dovrebbe applicare di più, da scienziati a cittadini, a tutelare la terra.
A che pro mettere al mondo 'figli artificiali' in un mondo che sta andando a *******?
Se la natura ha deciso che tizio e caio non dovevano avere figli, ci sarà un perchè?
Non sarà anche un po' egoistico voler a tutti i costi un figlio proprio quando ci sono tantissimi bambini adottabili?
Questa cosa dell'analisi dell'embrione ci potrebbe anche stare.
Ma per quali malattie? Quelle curabili o quelle incurabili?
Un genitore che sceglie SOLO di avere un figlio sano, sarà un buon genitore? Non sarà un po' razzista?