Nuove polemiche per le brutalità della polizia negli Stati Uniti: un uomo è finito in coma a Seattle dopo essere stato spintonato contro un muro da un agente che lo riteneva, erroneamente, un ricercato. La vicenda, rivelatasi po uno scambio di persona, è stata ripresa da una telecamera fissa e il filmato adesso è stato reso pubblico, creando indignazione.
Il vicesceriffo Matthew Paul viene mostrato nel video mentre corre verso un uomo e lo scaraventa contro una parete, provocandogli una frattura alla scatola cranica. Christopher Harris, questo il nome del 29enne colto di sorpresa dall' attacco, ha sbattuto rovinosamente la testa finendo immediatamente in coma. A scatenare la furia dello sceriffo, che dopo aver spintonato l'uomo ha anche trascinato il corpo inerme per qualche metro, è stata la segnalazione di un passante che diceva d'aver riconosciuto in Harris un ricercato. L'ufficio dello sceriffo ha dichiarato che si è trattato «solamente di un tragico incidente», ma la famiglia del giovane ha sporto denuncia, forte anche delle immagini video.
Poliziotto lo scambia per ricercato e lo sbatte contro il muro: 29enne in coma - Corriere della Sera
secondo voi la violenza dei poliziotti è giustificabile nell adempimento del loro dovere...
secondo me ci sono casi e casi.
si puo anzi si deve rispondere durissimamente quando sussiste un pericolo per la propria vita ma in certi casi come questo i poliziotti e quelli americani in particolare si fanno prendere troppo la mano. in americane non puoi muovere nemmeno un pelo senza che ti ritrova con una pallottola in fronte