VITERBO
Sono gravissime, ma stazionarie, le condizioni del bambino di 15 giorni gettato dalla finestra della casa dei nonni ieri mattina a Viterbo, ricoverato nel reparto di terapia intensiva del policlinico Gemelli di Roma. Il piccolo ha riportato lesioni al capo e al torace, oltre ad alcune fratture. I medici stanno attendendo che le sue condizioni si stabilizzino per sottoporlo ad un intervento chirurgico.
La mamma del bambino, una ragazza di origine siciliana trasferita a Viterbo con il marito e con i genitori, dopo essere stata ricoverata per alcune ore nell'astanteria del pronto soccorso di Viterbo in stato di choc, ha raggiunto il figlio nell'ospedale romano.
La ragazza arrestata per tentato omicidio, 20 anni, cugina della madre del piccolo, giunta a Viterbo da poco tempo e ospite dalla nonna del neonato, è ricoverata nel reparto di medicina protetta dell'ospedale di Belcolle, riservato ai detenuti. La giovane, che ieri si era avvalsa delle facoltà di non rispondere, viene controllata 24 ore su 24 dal personale del reparto.
La vicenda presenta ancora dei lati oscuri, primo tra tutti il movente che potrebbe aver indotto la giovane siciliana a lanciare nel vuoto il bambino, figlio della cugina.
Stando a quanto accertato finora, la giovane non avrebbe mai sofferto di disturbi psichici. E' però certo che stesse attraversando un momento difficile sul piano esistenziale e che proprio per questo si sarebbe trasferita a Viterbo, ospite di una zia, la nonna del neonato.
Una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti è che la ragazza possa essere stata colta da gelosia verso la cugina, vedendola felice per essere diventata mamma da pochi giorni.
(Mi meraviglio che un neonato di 15 giorni sia ancora vivo)