Gettò neonato da finestra: assolta
Monza, "incapace di intendere e volere"
Adriana Oprea, la ragazza rumena che il primo gennaio del 2007 aveva partorito in casa e
ucciso il neonato gettandolo dalla finestra, è stata assolta dal giudice dell'udienza preliminare di Monza. Il gup ha accolto il referto della perizia psichiatrica, che ha definito l'allora 19enne "incapace di intendere e di volere" al momento dell'infanticidio.
La donna, figlia di una coppia regolarmente residente in Italia da molti anni e che lavora in Brianza, dopo aver tenuto nascosta la propria gravidanza, quando erano sopravvenute le doglie si era chiusa in bagno. Qui aveva dato alla luce il bambino. Poi era tornata nella sua camera, al quarto piano della palazzina e scagliato il corpo del neonato in strada.
Alcuni passanti avevano chiamato i carabinieri, che avevano portato la ragazza all'ospedale San Gerardo di Monza. L'autopsia aveva stabilito che il bimbo era nato vivo ed era morto per l'impatto con il terreno.
Il giudice, Licinia Petrella, su richiesta dello stesso pm Vincenzo Nicolini, ha accolto le risultanze della perizia psichiatrica che aveva definito la romena "incapace di intendere e di volere" al momento dell'infanticidio.