Il ricercatore americano Panayiotis Zavos ha annunciato di avere clonato 14 embrioni umani e di averne impiantati 11 in quattro donne. Ne dà notizia The Independent online. Gli esperimenti di clonazione sono stati effettuati nel 2003 e filmati dal documentarista Peter Williams per Discovery Channel. Il quotidiano riporta che il canale trasmetterà il documentario questa sera. Gli embrioni clonati, sarebbero stati ottenuti da tre persone morte, inclusa una bambina statunitense di dieci anni di nome Cady deceduta in un incidente automobilistico. La decisione di procedere in tale esperimento sarebbe stata presa da Zavos su richiesta dei familiari delle vittime.
L'operazione sarebbe stata compiuta da Zavos in un laboratorio segreto, probabilmente nell'Est Europa. Zavos ha precisato che nessuno degli embrioni impiantati ha portato ad una gravidanza effettiva ma ha anche sottolineato che si tratta del «primo capitolo» verso la creazione di un essere clonato a partire dalle cellule della pelle di uno dei genitori: «Se intensifichiamo i nostri sforzi - ha dichiarato - possiamo arrivare ad avere un bambino clonato nell'arco di 1-2 anni». La finalità, ha detto Zavos, è la riproduzione: «La mia ambizione è aiutare le persone». Secondo il quotidiano decine di coppie avrebbero contattato il ricercatore nella speranza di poter superare i propri problemi di infertilità attraverso l'utilizzo della stessa tecnica di clonazione che venne usata per la creazione della pecora Dolly nel 1996.
I pazienti coinvolti sono tre coppie sposate ed una donna single, provenienti da Gran Bretagna, Stati Uniti ed un paese dell'est europeo. In passato, sottolinea il giornale, altri embrioni umani clonati sono stati prodotti, ma a scopo di ricerca e per estrarne cellule staminali e non al fine di essere impiantati in donne per ottenere una gravidanza. Già nel 2004 Zavos dichiarò di aver impiantato un embrione umano clonato in una donna, ma non fornì prove in merito attirandosi molte critiche dal mondo scientifico.
Zavos ha spiegato di aver fuso cellule prelevate dai cadaveri con cellule-uovo prelevate da mucche e dalle quali era stato rimosso il patrimonio genetico. L'obiettivo era creare un modello ibrido uomo-animale al fine di ricerca e studio sulle procedure di clonazione. Zavos ha anche sottolineato che non è mai stata sua intenzione trasferire tali embrioni ibridi in donne, nonostante la madre di Cady avesse espresso una volontà in tal senso: «Non abbiamo fatto questo per impiantare gli embrioni - ha affermato Zavos - ma si tratta di modelli per fare ricerca. Non volevamo fare sperimentazione su embrioni umani e dunque abbiamo creato embrioni ibridi».
In relazione al caso di Cady, Zavos ha spiegato che cellule del sangue della bambina sono state congelate e poi recapitategli: tali cellule sono quindi state fuse con cellule-uovo da mucca, creando un embrione clonato ibrido uomo-animale. Zavos ha quindi ribadito che il fine non è l'impianto in grembo. Ad ogni modo, riporta ancora il giornale inglese, cellule dall'embrione prodotto da Cady e congelato potrebbero essere in futuro estratte e fuse con una cellula-uovo umana e privata del proprio materiale genetico. Questo duplice processo di clonazione, potrebbe produrre un embrione umano che Zavos ha dichiarato, potrebbe essere impiantato al fine di produrre un clone di Cady.
«Molta prudenza» in merito all'annuncio del ricercatore Usa Panayiotis Zavos di aver clonato 14 embrioni umani. A consigliarla è il genetista Bruno Dallapiccola, sottolineando che i dati annunciati da Zavos non risulta siano al momento pubblicati su alcuna rivista scientifica. «Zavos - ha affermato il genetista - ha fatto annunci simili anche negli anni scorsi. Ma nel mondo della ricerca tali dichiarazioni non hanno senso se non sono riportate e validate su riviste scientifiche internazionali. Dunque o si ha una pubblicazione scientifica che attesti quanto dichiarato, oppure siamo dinanzi ad annunci privi di fondamento scientifico».
Che la clonazione umana sia in teoria possibile «non è da escludersi - ha aggiunto Dallapiccola - Non è un traguardo impensabile a livello biologico perchè la clonazione è già stata effettuata su altri mammiferi, dai maiali agli scimpanzè». Ciò vuol dire, secondo il genetista, che «una possibilità, sia pure ridotta, che la clonazione possa avvenire anche per l'uomo, non è da escludersi. Sono convinto che questo possa essere in teoria possibile. Tuttavia in questo ambito, e di fronte ad annunci in tal senso, è necessaria estrema prudenza».