LE GALLINE POTREBBERO AVER MANGIATO ALIMENTI CONTAMINATI.
A Hong Kong trovata una quantità doppia del consentito. Controlli su carne, pesce e frattaglie.
ROMA - Dopo il latte contaminato, è allarme melamina nelle uova in Cina e a Hong Kong. Ieri, le autorità dell'ex colonia britannica hanno rilevato nelle uova provenienti dalla città di Dalian, nel nord della Repubblica popolare, una percentuale di sostanza tossica doppia rispetto a quella tollerata (4,7 parti per milione contro 2,5) e disposto controlli più serrati su altri alimenti provenienti dalla Cina (come la carne di maiale, il pesce e le frattaglie). Fonti di Pechino hanno confermato oggi che le autorità cinesi erano a conoscenza già dal mese scorso dell'esistenza di uova contaminate a Dalian e hanno taciuto. Si ritiene che all'origine dei nuovi casi vi sia stata la presenza di melamina nel mangime somministrato alle galline.
CATENA ALIMENTARE - «Con l'allarme per la contaminazione di melamina che si è esteso dal latte alle uova diventa necessario estendere l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza a tutti gli alimenti». È quanto afferma la Coldiretti sottolineando il rischio che la melamina «sia entrata in Cina nella catena nutritiva degli animali con la possibilità che siano contaminati anche maiali, polli e pesce come sottolineato dalla Fao».
IMPORTAZIONI DALLA CINA - «Le importazioni in Italia di prodotti agroalimentari dalla Cina - secondo Coldiretti - raggiungeranno il valore di mezzo miliardo di euro nel 2008 e riguardano principalmente ortaggi e legumi tra cui spicca il concentrato di pomodoro. Sulla base dei dati Istat, dal gigante asiatico arrivano anche pesci, crostacei e molluschi, semi, sementi e piante medicinali, frutta, gomme, resine ed estratti vegetali e aglio». «Di fronte all'estendersi dell'allarme sui rischi dei prodotti cinesi occorre immediatamente - sostiene la Coldiretti - estendere l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti per favorire i controlli e garantire la sicurezza dei cittadini», completando così «il percorso iniziato dopo la mucca pazza nel 2002 quando - conclude la Coldiretti - è stata introdotta per la prima volta in Europa l'etichettatura di origine della carne bovina».
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è sempre più scandalo...
sta diventando una cosa più grave del previsto
ho paura...