Originariamente inviata da
eLWooD bLuEs
vorrei ricordare che... le zecche sono vettori di diverse malattie, sia dell'uomo che degli animali...
- la piroplasmosi è causata da un protozoo che, iniettato dalla zecca tramite la saliva, si localizza nei globuli rossi invadendoli e distruggendoli provocando ittero, febbre ed emoglobinuria. Rari casi di infezione umana sono stati segnalati nel nord-est degli USA e nell'europa settentrionale.
- la rickettsiosi, o febbre bottonosa, il cui agente è Rickettsia conori e il vettore è la zecca del cane Rhipicephalus sanguineus appartenete alla famiglia degli Ixodidae. Questa malattia provoca febbre, cefalea, artralgia ed una tipica eruzione esantematica localizzata sugli arti e sul tronco.
la specie
Ixodes ricinus (Fam. Ixodidae) trasmette:
- l'encefalite da zecche,
- la febbre Q,
- la tularemia e
- la malattia di Lyme (di questa è stato descritto il primo caso italiano nel 1985)
in particolare è la malattia di Lyme a spaventare...
è una malattia di origine batterica... il
New York Times l'ha definita “la malattia infettiva che si diffonde più rapidamente (negli Stati Uniti) dopo l'AIDS”... rapporti da altri paesi indicano che si sta diffondendo anche in Asia, Europa e Sud America...
l'origine del nome della malattia si riferisce alla cittadina di Lyme, nel Connecticut, dove si verificò un'epidemia di questo male, che si manifestò con un misterioso aumento dei casi di artrite, soprattutto infantile... l'artrite cominciava con eritemi cutanei, mal di testa e dolori articolari...
la causa della malattia di Lyme è un batterio spiraliforme, la Borrelia burgdorferi, che infesta le zecche, le quali possono trasmetterlo all'uomo e agli animali... i luoghi nei quali è più facile contrarla sono le zone boscose e ricche di cervi, dal momento che queste rappresentano l'habitat ideale per le zecche...
in Italia la malattia è endemica del Carso, del Trentino e della Liguria...
primo sintomo in genere è un eritema cutaneo (noto come eritema cronico migrante, o ECM) di piccole dimensioni...
nel giro di qualche giorno o settimana la caratteristica macchia si estende fino a diventare un eritema circolare, triangolare o ovale che può avere le dimensioni di una moneta oppure può diffondersi su tutto il dorso... spesso l’eritema è accompagnato da febbre, mal di testa, rigidità del collo, dolori muscolari e spossatezza...
se non vengono curate in tempo, oltre metà delle vittime finiscono per accusare dolori e gonfiore alle articolazioni, che durano anche mesi... fino al 20 per cento dei pazienti che non ricevono cure sviluppano l’artrite cronica... più raramente, la malattia può influire sul sistema nervoso e provocare problemi cardiaci... per le donne in stato di gravidanza, la malattia è ancora più pericolosa perché l’infezione può essere trasmessa al nascituro e può aumentare il rischio di aborto spontaneo...
secondo molti esperti è difficile diagnosticare la malattia di Lyme perché i sintomi iniziali di tipo influenzale assomigliano a quelli di altre infezioni comuni; oltre a ciò, un paziente infetto su 4 non manifesta un’eruzione cutanea, unica caratteristica peculiare della malattia di Lyme, e molti pazienti non ricordano di essere stati punti da una zecca poiché la puntura in genere è indolore... un ulteriore ostacolo è il fatto che le analisi immunologiche del sangue attualmente disponibili non sono né abbastanza sensibili né abbastanza precise per effettuare una sicura diagnosi differenziale...
gli Istituti Sanitari Nazionali americani raccomandano perciò ai medici di basare la propria diagnosi sul fatto che il paziente ricordi o meno di essere stato punto da una zecca, sui sintomi che egli accusa e sull’attenta esclusione di altre patologie che potrebbero aver dato origine a tali sintomi...