Kledi Kadiu vittima aggressione xenofoba ROMA - Kledi Kadiu ha denunciato di essere stato vittima di un'aggressione dai connotati xenofobi oggi a Roma all'interno della sua scuola di danza. Il ballerino albanese, molto noto in tv per le sue esibizioni a Buona Domenica, C'é Posta per te e soprattutto 'Amici', ha raccontato al Tg5 che nel pomeriggio, all'interno della scuola di danza che gestisce da quattro anni, stava parlando ai genitori degli allievi come fa di solito alla fine del corso annuale. Una sua segretaria, ha riferito ancora lo stesso ballerino, gli ha segnalato che "due o tre persone" lo stavano filmando con videocamere. Alla richiesta di spiegazioni e di conferme che facessero parte della scuola, i "due sono scappati con la videocamera", ha raccontato Kledi che, ha aggiunto, "uno mi ha stretto, mettendomi le mani sul collo", "sbattendomi sul tavolo della direzione" e "dicendomi delle frasi poco carine" sulla sua origine davanti ad una cinquantina di testimoni. Sollecitato dall'intervistatrice del tg Mediaset ad esplicitare cosa gli fosse stato detto prima di essere aiutato da due genitori a liberarsi dalla presa, il ballerino ha riferito di essere stato apostrofato con frasi come "albanese di merda" e "adesso ti rispediamo in Albania".
LA CONDANNA DI ALEMANNO
''Esprimo la piu' ferma condanna per questo nuovo grave episodio di intolleranza e la mia piena solidarieta' a un artista che arricchisce e rende onore alla nostra citta'''. Lo afferma il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in merito all'aggressione avvenuta questo pomeriggio nella Capitale ai danni del ballerino albanese Kledi Kadiu. ''Credo - ha concluso Alemanno - sia venuto il momento di lanciare un appello congiunto da parte di tutti gli esponenti politici del centrodestra e del centrosinistra affinche' nella nostra citta' possa essere scongiurato ogni rischio di intolleranza e di violenza''
IL BALLERINO, NON CAPISCO PERCHE'
Kledi Kadiu, diventato celebre in tv nei programmi di Maria De Filippi, non riesce a spiegarsi le ragioni dell'aggressione subita da tre ragazzi all'interno della scuola di danza da lui stesso diretta in via Castro dei Volsci al quartiere Appio a Roma. ''Vorrei capire perche' lo hanno fatto - dice Kadiu, visibilmente ancora scosso - e soprattutto chi sono queste tre persone che sono entrate nella mia scuola''. ''Stavo parlando con i genitori di alcune ragazze del mio corso - racconta Kadiu - come faccio ogni anno prima del saggio finale della scuola, che si terra' domani al teatro Orione. Mentre parlavo con loro, e' stata la mia segretaria a farmi notare che c'erano tre individui che mi stavano riprendendo con delle telecamere digitali. Mi sono avvicinato e ho chiesto loro chi fossero e perche' stavano facendo una ripresa. A questo punto uno dei tre mi ha detto ''te lo faccio vedere io chi sono albanese di merda'' mi ha preso per il collo e mi ha gettato sul tavolo della direzione della scuola davanti ad alcune decine di testimoni. A questo punto due di loro sono scappati con una macchina, il terzo a piedi. Alcuni genitori con i telefonini hanno scattato delle foto alla macchina e infatti abbiamo anche il numero di targa. Poi abbiamo chiamato i carabinieri che sono venuti e ai quali abbiamo raccontato tutto dando anche il numero della targa dell'auto. I carabinieri - aggiunge Kadiu - mi hanno detto che ho trenta giorni per sporgere denuncia, cosa che non ho ancora fatto. Non voglio ingigantire l'episodio - sottolinea il ballerino - ma certo e' una cosa per me incredibile e incomprensibile''. Kadiu racconta di essere ''molto amato nel quartiere dai genitori dei ragazzi che vengono a fare danza li. Sono li da quattro anni - aggiunge Kadiu - e non mi e' mai successo nulla. Come ogni anno anche stavolta avevo messo un annuncio per dare un appuntamento ai genitori che volevano parlare con me dei propri figli in vista del saggio finale. Continuo a non capire le ragioni di una aggressione per me senza motivo''. Kadiu, anche su consiglio dei carabinieri, e' stato al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni dove si e' fatto medicare.
Fonte Ansa
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