e stiamo parlando dell'ucraina di 20 anni fa...
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cernobyl fu costruita male ragazzi!! considerate che la costruzione che doveva coprire il reattore, anzichè essere un blocco unico di cemento armato, fu realizzata in muratura; quando il reattore esplose, ovvio che una struttura cosi debole si squarciò, facendo uscire i fumi radioattivi. nelle centrali occidentali, anche le piu vecchie, non sarebbe potuto accadere, perche qui il reattore viene coperto dauna struttura realizzata interamente in cemento armato
ba.... in uno stato che non è capace neanche di costruire delle discariche e degli inceneritori...che non riese a finire un'autostrada che è da anni che fa schifo....che non è capace di ultimare una linea ferroviaria ad alta velocità......per me non dovrebbe neanche mettersi a costruire centrali nucleari...
Giusto il fatto che uno stato come l'Italia non dovrebbe mettersi a costruire centrali nucleari(ovviamente anche per altri motivi), ma io direi che gli Inceneritori PURTROPPO riesce a costruirli, anzi spero proprio che a Napoli non ci riesca...e inoltre GRAZIE A DIO non ha ancora iniziato a costruire la TAV è spero non lo faccia mai.
Quindi spero proprio che il nucleare siano solo parole...
Il problema è che in italia non si riesce mai a finire niente....si iniziano migliaia di lavori.... e poi alla fine rimangono li a marcire....tutte parole e niente fatti.....cmq spero anche io che non costruiscano centrali nucleari.....meglio pannelli solari o fotovoltaici o energia eolica.....tanto piu che anche l'uranio non dovrebbe durare ancopra a lungo.....
Pro-memoria nucleare
(25 giugno 2008)
- 439 sono i reattori nucleari funzionanti nel mondo (104 USA, 59 Francia, 55 Giappone, 31 Russia)
- questa produzione copre il 6,4% di tutta la energia prodotta nel mondo, e il 15% dell’energia elettrica mondiale
- il fotovoltaico copre il 6,4 della produzione globale di elettricità (fonte European Photovoltaic Industry Association), cresce del 40% annuo
- nel 2006 l’eolico copriva l’1% della produzione globale, cresce del 25% annuo
- dal 1978 negli Usa e dal 1991 in Francia non sono state più costruite nuove centrali nucleari
- secondo AIEA (agenzia internazionale energia atomica) le riserve di uranio sono di 4,7 milioni di tonnellate e si trovano in Australia (28%), Kazakistan (18%) e Canada (12%)
- l’uranio andrà in esaurimento a consumo attuale, nel 2055, con nuove centrali molto prima. Il costo dal 2005 al 2008 si è quadruplicato (da 20 a 85 dollari)
- problema irrisolto: lo stoccaggio delle scorie. Solo gli USA hanno realizzato una soluzione, ma soltanto per lo stoccaggio delle scorie di 2° grado, mentre resta incerto il destino delle scorie di 3° grado (ad alta radioattività), che restano accantonate all’interno delle centrali
- nessuna persona onesta è in grado di definire il costo del kilowattora nucleare, perché al prezzo di costruzione della centrale, quelle di ultima generazione costano 4/5miliardi di dollari (fonte Rubbia), si deve aggiungere, dopo circa 40 anni di esercizio, il costo dello smantellamento e lo stoccaggio delle scorie, processo che costa più della costruzione della centrale nuova, a cui si deve aggiungere il costo della sorveglianza dei siti di stoccaggio per centinaia di anni
- per costruire la centrale Usa di Maine Yankee negli anni 60 sono stati spesi 231 milioni di dollari, recentemente ha finito il suo ciclo produttivo e per smantellarla sono stati stanziati 635milioni di dollari (Ecoage.com)
- in Italia la cosa si complica. Nel 2006 (19 anni dopo la chiusura di tutte le centrali nucleari per il referendum) l’effettivo smantellamento aveva interessato solo il 6% delle strutture, mentre la maggior parte delle spese (che paghiamo noi in bolletta elettrica) è stata dedicata a mantenere in sicurezza l’esistente. La stima più recente, contenuta nel piano industriale della Sogin (la società costituita per risolvere il problema nucleare) è di circa 4,3 miliardi di Euro, la data di fine bonifica sarebbe il 2024, se nel frattempo fosse operativo il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi (che si tentò di fare a Scanzano, in Basilicata, ma fu bocciato dalla insurrezione popolare).
Per fermare per sempre il nucleare, basterebbe chiedere che i lavori iniziassero appena demolite le vecchie centrali e messe in sicurezza le scorie radioattive, anche perché, senza terminare questa operazione non si può stabilire con esattezza quanto ci costa un kilowatt creato col nucleare
- gli impegni internazionali presi dall’Italia di ridurre le emissioni dei gas-serra prevedono pesanti sanzioni se questi impegni non verranno onorati. Il fotovoltaico e il solare termodinamico hanno brevi tempi di realizzazione, mentre il lungo ciclo di costruzione del nucleare (15 anni) farebbe aumentare le spese per le multe che andrebbero conteggiate nel costo della scelta nucleare.
Qualche riflessione etica. E’ immorale fare la scelta nucleare considerando che si lascia alla TERRA una eredità di inquinamento molto pericoloso per decine di migliaia di anni e che il ciclo del nucleare civile serve anche a quello militare e quindi questa tecnologia, se adottata massicciamente, aumenta i pericoli di proliferazione di armi atomiche.
E’ stupido fare centrali costosissime che dipendono dall’uranio, che è in esaurimento, controllato da pochi, e significa passare dalla dipendenza dal petrolio a quella dall’uranio, mentre il sole è democratico e gratis e brilla su tutti gli uomini.
Nel deserto del Nevada è stato realizzato un impianto solare termodinamico del costo di 200 milioni di dollari, 64 megawatt di potenza, realizzato in 18 mesi. Questo tipo di centrali è realizzabile in quasi ogni parte del mondo, decentra la produzione di energia, porta lavoro e l’energia diffusamente sul territorio, non produce scorie e non ci sono pericoli per incidenti. E’ in grado di produrre tutta l’energia di cui un paese ha bisogno, basta scegliere di finanziarle e costruirle.
Ma la caratteristica più importante della scelta solare è quella della microgenerazione diffusa sul territorio, dai tetti dei capannoni industriali a quelli delle case, alla costruzione di centrali termodinamiche non gigantesche legate e utili al territorio cittadino, senza monopoli né multinazionali a dettare legge sui prezzi, come accadrebbe sicuramente con il nucleare. Molto positiva è la scelta dell’ATM di Milano di alimentare la linea 1 della metropolitana con pannelli fotovoltaici installati sui tetti del deposito di Precotto.
La lobby del nucleare è legata agli Usa, che probabilmente ci venderebbero i reattori Westinghuose chiavi in mano, e ai paesi produttori di uranio.
Sono tali e tanti i pericoli e le assurdità del nucleare che i suoi sostenitori hanno senza altro un profilo cinico e criminale, ben sapendo che la tecnologia solare può produrre la stessa quantità di energia a parità di denaro investito (smantellamento compreso) e non lascia eredità radioattive alla nostra terra.
25 giugno 2008
Paolo De Gregorio
Per completezza di informazione... chi è Paolo De Gregorio? :roll:
E cosa c'entra? Può essere anche mio nonno, l'importante è il contenuto.
Che cosa c'entra? Ah l'attendibilità delle fonti è un optional ora??
Cosa c'entra?? Che su internet qualunque mentecatto può scrivere qualsiasi cosa e metterci dentro numeri e statistiche inventate; sapere chi è l'autore serve per avere un'idea della fondatezza dell'articolo.
O solo perchè un contenuto torna comodo alla tesi che sostieni la fonte non è importante ed è tutto da prendere come oro colato??:|
Comodo; d'ora in poi, scriverò post facendo finta di riportare articoli di scienziati, e li firmerò con nomi di fantasia, anzi con nome di mio nonno. Tanto l'importante è il contenuto.
Ah, visto che ci sono, qualche appunto.
Le centrali nucleari hanno una vita utile ben superiore ai 40 anni; durano oltre questo termine anche quelle costruite negli anni 80 e 90, le ultime sono progettate per durare oltre 60 anni.
La costruzione di nuove centrali non è affatto abbandonata, come vuole fare apparire l'autore dell'articolo; sono in costruzioni impianti in molti paesi, sia lontani (come india, cina, taiwan...si vede che hanno delle scorte segrete di uranio nascoste sotto i materassi) che vicini, come in Finlandia (paese notoriamente governato in modo inefficiente e poco rispettoso dell'ambiente), dove è in costruzione una nuova centrale nucleare da ben 1600 megawatt.
Comunque state tranquilli,in Italia non si riuscirà a costruire niente del genere; non si è nemmeno riusciti a costruire un deposito per mettere in sicurezza le scorie radioattive GIA' presenti ed ora disseminate in diversi luoghi molto meno sicuri, figuriamoci realizzare nuove centrali.
Cernobyl era perfettamente funzionante e a norma. Fu semplicemente attuato un esperimento nel quale furono volutamente ignorati i segnali di pericolo; tale esperimento poi sfuggì di mano e causò quel casotto che causò.
Scusate per l'ignoranza eh...
Ma finora, non c'era una "specie" di "referendum popolare" con cui l'italia aveva detto no al nucleare? Ma cioè.... forse sono io che sono ignorante... Non dovrebbe esserci un controreferendum prima di cominciare a usare l'energia nucleare, tra l'altro ormai superata?
La storia del "referendum contro il nucleare" è uno degli esempi più gravi ed incredibili di disinformazione.
Al di là della considerazione che farlo nell'87, al solo fine di sfruttare l'ondata emotiva di paura provocata dall'incidente di Cernobyl, fu una pessima idea, ecco alcune considerazioni.
Ermete Realacci, presidente di Legambiente, è solito affermare che "col referendum contro il nucleare, fu la maggioranza degli italiani a voler rinunciare nucleare". Affermazione che batte ogni record: tre inesattezze in tre concetti. Infatti, non ci fu nessun referendum "contro il nucleare", né la "maggioranza" degli italiani si espresse per il "sì", né, infine, gli italiani hanno "rinunciato al nucleare".
Innanzitutto, non potevano esserci referendum "contro il nucleare": l'art. 75 della Costituzione, come vieta quelli in materia fiscale, vieta anche i referendum abrogativi di trattati internazionali. E l'Italia, con l'adesione all'Euratom, si era impegnata "a sviluppare una potente industria nucleare" (e per questo stanzia 50 milioni di euro all'anno senza oggi averne alcun ritorno economico o energetico).
Allora, cosa votarono gli italiani? Votarono su tre quesiti: uno chiedeva l'abrogazione dei compensi agli enti locali che nel loro territorio accettavano le centrali nucleari (e a carbone: forse fu un referendum contro il carbone e nessuno ce l'ha detto); un altro chiedeva l'abrogazione della norma che dava potere al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere dove allocare le centrali se gli enti locali non decidevano entro tempi stabiliti; l'ultimo referendum abrogava la norma che consentiva all'Enel di partecipare alla gestione di centrali nucleari all'estero.
Come si vede, anche se interpretati e diffusi come referendum "contro il nucleare", essi né lo erano né potevano esserlo. Tant'è che venne decisa non l'abbandono, ma una "moratoria" di 5 anni, con fermo delle centrali attive e sospensione dei lavori di costruzione di nuove centrali.
Ma quale fu la "maggioranza" di italiani che votò "sì" a quei referendum? Fu poco più del 40% degli aventi diritto, cioè una minoranza.
Infine, non è vero che abbiamo "rinunciato" all'energia nucleare: semplicemente ne abbiamo fatto una nuova forma di importazione, visto che ce la vendono - e a carissimo prezzo - la Francia, la Slovenia e la Svizzera.
A proposito di Svizzera, val la pena informare il lettore, cui fosse sfuggito l'articolo di Renato Angelo Ricci sull'Avanti! del primo di giugno, di una notizia di cui è stata cancellata ogni traccia in ogni mezzo di comunicazione, internet compreso: si è tenuto in Svizzera un referendum contro il nucleare organizzato dai Verdi del luogo. La comunità scientifica svizzera lanciò un appello affinché la gente non desse ascolto ai Verdi. E la gente - lì in Svizzera - non ha dato ascolto ai Verdi: hanno vinto i "no". Ne sapevate nulla? Io immagino di no. Lascio a voi immaginare a quale alto volume avrebbero suonato le grancasse di Legambiente e Verdi se in Svizzera avessero vinto i "sì".
Chi si fa ragione col numero e offende con l'arroganza dell'ignorante
Quando la diffusa incultura scientifica prende il sopravvento, le più grandi corbellerie diventano progetti.
La saggezza popolare mi consola. Dice un proverbio contadino campano: Quando la formica vuole morire, mette le ali.
Ecco allora noi diamo nuovo impulso al nucleare che saggiamente avevamo fermato (non eliminato perché le scorie radioattive delle vecchie centrali non le abbiamo ancora depositate da qualche parte).
Non sarebbe più saggio investire qualche euro in ricerche sulla fusione nucleare o sulle energie alternative? Abbiamo cacciato i migliori cervelli dal paese perché preferiamo spendere i soldi in opere mastodontiche e probabilmente inutili mentre gli altri investono sui giovani e sulla loro intelligenza.
Le ali delle formiche servono per poche ore, fatto il volo nuziale (ultima ebrezza), sono inutili, ingombranti e dannose ai maschi, che alla fine muoiono di fame.
Diario e profezie
NUCLEARE: LOMBARDO, IN SICILIA SOLO SE E' SICURO E DOPO REFERENDUM
(ASCA) - Palermo, 3 nov - La Regione Sicilia e' disponibile ad ''ospitare'' una centrale nucleare. Per farlo, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, in un'intervista al quotidiano ''La Sicilia'' pone pero' tre condizioni: ''Sicurezza, convenienza e referendum popolare''.
Per Lombardo , ''se alla gente si spiega bene di cosa si tratta'' e si fa comprendere ''che non ci sono rischi perche' sono impianti di ultima generazione, che e' il sistema meno inquinante possibile rispetto a tutte la altre forme di energia e, infine, che il nucleare comporta anche vantaggi per il territorio, il referendum puo' passare'' anche perche' la gente capisce ''e non sempre si fa fuorviare dai catastrofisti di professione''.
Aricolo;
chissa perche il ritorno al nucleare decidono di farlo al sud
Si sa...i primi ignoranti sono in parlamento e i primissimi al governo.
Scajola è un avvocato...cosa vuoi che ne sappia di scienza? Eppure è convinto e indottrinato sul nucleare e pensa di riuscire a costruire 10 nuove centrali in 10 anni, mentre in finlandia (che hanno tempi di costruzione meno lenti che da noi) ci mettono dai 15 ai 20 anni.
Questo paese è sempre piu repubblica delle banane.
r.b. oligarghica :045:
dobbiamo puntare se queste ***** di energie alternative. con i costi che comportano la costruzione di centrali nucleari, ogni casa può avere i suoi ***** di pannelli fotovoltaici ed essere ecosostenibile. però ovviamente in questo modo i padroni non potrebbero arricchirsi come con il nucleare.
beata ignoranza.
:lol::lol:ah ah ah ah ah una centrale nuclare..in Sicila????in un Italia dove per costruire un palazzo..ci mettono 15 anni in piu del dovuto..e ci mangiano sopra 10 volte si soldi necessari??:lol::lol:
Poi proprio in Sicilia?dove non appena un ingegnere poggerà il righello per tracciare una riga,arriverà la mafia a metterci gli artigli sopra?Che ridere...in paesi civili e avanzati, come si sa, per rendere operativa una centrale nucleare ci vogliono 20 anni...da noi ce ne vorrebbero 50!!!:lol:
e poi *****,in Sicilia!!!la patria del sole e del bel tempo,ci si potrebbero fare impianti fotovoltaici puliti e funzionali...
REPUBBLICA DELLE BANANE...LOL
Non c'è solo il fotovoltaico.
C'è il solare a concentrazione, che consiste in specchi che riflettono i raggi solari per produrre energia termoelettrica. Ci sono le centrali idroelettriche, fattorie eoliche in aperto mare, centrali geotermiche che noi potremmo sfruttare al meglio.
Invece puntiamo su nucleare e carbone pulito; la dipendenza dall'estero continuerà perchè si basano su fonti esauribili importate dall'estero. Il carbone soprattutto dalla germania.
Beata ignoranza -.-
il nucleare è una stronzata!!!!!!!!!!!!!! dobbiamo fare ricerca su idrogeno e fonti rinnovabili. al limite possiamo aspettare il nucleare di quarta generazione
io investirei i fondi ancora per un po' nella fusione nucleare e poi puntare su quel tipo di reattore che non produce molte scorie nucleari...
Mi chiedo come saremo inguaiati alla fine dei 5 anni di questo governo berlusconi e spero in Dio, ma lo spero davvero con tutto il cuore, che alle prossime elezioni gli italiani capiscano che è il momento di cambiare!E votare delle persone con i controcoglioni sotto!
un grande VAFFA al nucleare è a tutte le cazzate di questo governo!
VAFFANxULOOOOOOOOO
Centrali al torio!
Ecco la soluzione :D
già... ma anche quelle costano... e ora che verranno costruite saranno già obsolete :roll:
se oggi metto un panello solare sul tetto domani è già operativo e 30 anni dura, minimo.
Esatto, fonti di energia rinnovabili :) Ricordo un documentario di Grillo e una rete svizzera in cui veniva mostrata la vita in un paese dove ci si basava totalmente sul rinnovabile. Indi: è possibile.
parole sante, sono veramente sante le tue parole. pensa se avessimo fatto solo la metà di quello che ha fatto la germania.
ma purtroppo come tu hai detto inItalia se qualcuno non ci mangia sopra non si può fare niente.
Sulle centrali nucleare(insieme agli inceneritori,tav,ecc) dove c'è un giro di miliardi di euro, li si che possono mangiare.