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VinoScandalo: vino all'acido!

  1. #1
    Matrix89
    Ospite

    Predefinito VinoScandalo: vino all'acido!

    Vino all'acido, scoppia lo scandalo

    In Italia 70mln di litri, può uccidere



    Almeno quattro procure stanno indagando da mesi sul vino all'acido. In concomitanza con il Vinitaly di Verona, il settimanale L'Espresso svela alcune indiscrezioni sulle indagini in corso. Almeno 70 milioni di litri di vino con aggiunta di acido cloridrico e solforico sono stati imessi sul mercato italiano da alcune aziende, una delle quali 22 anni fa era incappata nello scandalo del vino al metanolo. Gli acidi riscontrati possono essere letali.


    Gli acidi cloridrico (muriatico) e solforico sono presenti nelle bottiglie sequestrate. Trasformano lo zucchero, che è proibito, in glucosio e fruttosio che sono presenti nell'uva. In questo modo si ottiene l'effetto solo illusorio di trasfromare lo zucchero in derivati dell'uva e si ingannano i laboratori di analisi a cui sono sottoposti i vini sotto controllo. Ma le percentuali alte di questi due acidi nei vini possono risultare anche mortali.
    Le procure di Verona, Bologna, Modena e Trapani stanno facendo luce, già da sei mesi, sui responsabili di questa frode. A capo del raggiro ci sarebbe un'organizzazione criminale, con tanto di documenti contraffatti, capace di guadagnare cifre astronomiche dalla vendita al dettaglio del vino. I prezzi al consumo di questo genere di vino sono piuttosto bassi e vanno ad interessare la fascia "cheap" del mercato. Un fatto ancora più detestabile perché riguarda quei consumatori di fascia bassa, alle rpese con le difficoltà quotidiane del caro-vita.


    ci mancava anche questa....come se non avessimo gia abbastanza problemi!


  2. #2
    Mai più senza FdT
    Iscrizione: 19/1/2005
    Messaggi: 14,996
    Piaciuto: 9 volte

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    Quote Originariamente inviata da Matrix89 Visualizza il messaggio
    Gli acidi cloridrico (muriatico) e solforico sono presenti nelle bottiglie sequestrate. Trasformano lo zucchero, che è proibito, in glucosio e fruttosio che sono presenti nell'uva. In questo modo si ottiene l'effetto solo illusorio di trasfromare lo zucchero in derivati dell'uva e si ingannano i laboratori di analisi a cui sono sottoposti i vini sotto controllo.
    Non capisco lo scopo

  3. #3
    FdT svezzato
    Uomo da Verbano-Cusio-Ossola
    Iscrizione: 16/6/2007
    Messaggi: 143
    Piaciuto: 0 volte

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    Bene da oggi ragazzi smetteremo di ubriacarci con il vino e ci butteremo sulla birra...

  4. #4
    Overdose da FdT
    Donna 39 anni da Genova
    Iscrizione: 20/3/2007
    Messaggi: 5,326
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    Quote Originariamente inviata da Rum e Cocaina Visualizza il messaggio
    Non capisco lo scopo
    Spesso alcuni vini devono rispettare parametri di qualità e lavorazione per avere assegnate etichette di denominazione di origine controllata, o comunque poter essere venduti sotto un nome tutelato dalla Comunità Europea. Per dirne una, il Chianti, è una denominazione di origine controllata, se non sbaglio, e questo implica che il vino per poter essere denominato Chianti, deve essere fatto con particolari uve ed essere sottoposto a particolari trattamenti; insomma un iter di lavorazione molto preciso e, appunto, controllato. L'espediente di modificare alcuni componenti del vino permette di poter vendere vino di qualità inferiore sotto tali denominazioni, e quindi guadagnare di più, spendendo meno per la lavorazione.

  5. #5
    0 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 Killuminato
    Uomo 42 anni da Modena
    Iscrizione: 30/9/2004
    Messaggi: 12,663
    Piaciuto: 187 volte

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    lo scandalo piú grande sono i vini sintetici di cui nessuno parla perché fa comodo alle aziende

  6. #6
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    concordo con Killu... stiamo sconvolgendo il tutto... non è bastato in passato il vino al metanolo e ora quello addizionato di acidi quali cloridrico e solforico... c sono anche quelli sintetici d cui nessuno o quasi parla...

    a titolo informativo riporto le schede d sicurezza degli acidi sopra elencati, per farvi capire quanto siano pericolosi:

    acido cloridrico: CH0079 - 7647-01-0 - acido cloridrico

    acido solforico: CH0015 - 7664-93-9 - acido solforico

  7. #7
    Mai più senza FdT lakeofire
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 11/9/2007
    Messaggi: 13,624
    Piaciuto: 66 volte

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    Non bevo

    A parte questo non ho capito se queste sostanze le hanno inserite apposta oppure no

    E cmq un'azienda mi pare di aver capito che era già stata trovata a fare queste frodi.
    Perchè i capi non sono a marcire in galera?

  8. #8
    mr stagger lee
    Utente cancellato

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    E' terribile. Quanta uva sprecata . Quanto buon vino che non è nato. Quanto buon vino che io non ho bevuto.
    All'ergastolo!
    Quanto erano belli i tempi delle cantine sociali...

  9. #9
    Overdose da FdT
    Donna 39 anni da Genova
    Iscrizione: 20/3/2007
    Messaggi: 5,326
    Piaciuto: 4 volte

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    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Non bevo

    A parte questo non ho capito se queste sostanze le hanno inserite apposta oppure no

    E cmq un'azienda mi pare di aver capito che era già stata trovata a fare queste frodi.
    Perchè i capi non sono a marcire in galera?
    Non proprio queste frodi, ma qualcosa di simile. Mi pare fossero coinvolti i produttori del Brunello di Montalcino, alcuni di loro hanno venduto sotto questo marchio vino che non corrispondeva ai parametri di qualità del Brunello (che mi pare sia DOC, o IGP, non ricordo), ma nel vino adulterato non c'era acido o cose simili, semplicemente avevano utilizzato uve diverse da quelle regolamentari credo.

  10. #10
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
    Messaggi: 17,140
    Piaciuto: 1393 volte

    Predefinito

    Secondo me si sta facendo una confusione pazzesca su frodi di diverso tipo.
    Nel caso del Brunello per esempio, immagino che il peccato sia stato quello di aver utilizzato uve non prodotte nella zona di denominazione, il che non significa affatto che il prodotto realizzato non fosse buono, ma semplicemente non conforme alla sua denominazione.
    D'altra parte si sa che queste cose accadono: la zona geografica del brunello è a confine con quella del chianti, meno pregiato: niente di più facile che del sangiovese prodotto nel chianti vada a finire pigiato nella zona del brunello.

    Diverso è il discorso dei vini sofisticati, dove dell'uva non c'è la minima presenza. Questi sono il più delle volte nocivi alla salute.

    Un'ultima considerazione sulle aggiunte di zucchero e qui chiedo il supporto dell'esperto chimico SeDoBrEn GoCCe: aggiungere dello zucchero al mosto in fermentazione non produce alcun effetto nocivo per la salute del consumatore. Quello zucchero in più, diventerà semplicemente del buon alcool etilico allo stesso modo di quello già contenuto nell'uva.
    Questa pratica la utilizzano tutti i contadini quando l'uva ha una gradazione zuccherina troppo bassa che produrrebbe un vino di pochi gradi destinato poi a diventare acetella. Aggiungendo 1,8 kg di zucchero in un quintale d'uva, si ottiene un grado alcolico in più nel vino prodotto finale.

    E' vero che questa cosa non è consentita, e che si dovrebbero invece utilizzare allo scopo dei mosti concentrati più costosi dello zucchero, ma non è poi la fine del mondo...

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