Si può ancora usare la parola "famiglia"?
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Originariamente inviata da
nuvolablu
mi hai chiesto cosa pensassi di questo tuo intervento e ti accontento:
allora abel, io parto dal presupposto che io, se fossi Papa, penserei di parlare principalmente con un pubblico che abbia nel cuore la religione e di conseguenza che abbia la capacità di ampliare il significato di una parola importante come "pace".
Ti sconvolgi in quanto nn capisci il collegamento tra pace e turbamento di natura psicologica o sociale, io non mi sconvolgo affatto: pace per me puo' benissimo riferirsi alla pace mondiale come anche alla pace dell'anima, al benessere provato grazie alla possibilità di potersi appoggiare a fondamenta inequivocabili, come la famiglia .
In questa società ormai sono davvero pochi i punti fermi, su questo sarai d'accordo, perchè andare a minare quello che è alla base di ciascuno di noi?
La famiglia ci forma, ci plasma, ci accoglie sin dalla nascita.
La famiglia è una, poi tu puoi dirmi che si puo' convivere con gente amorevole, per carità ok, io posso convivere ( da adulta) con una coppia gay e trarre benessere psicologico da loro, in termini di sensibilità o altro....ma cio' è possibile se io alla base sono cresciuta all'interno di una famiglia stabile, se a livello psichico ho chiari concetti come identità di genere, di ruolo, etc....etc...
Per me è chiarissimo, spero lo sia anche per te; ovviamente nn ho la pretesa di farti cambiare opinione, ma almeno la speranza di farti riflettere un momentino in piu', senza apparir presuntuosa, quello si.
E non per me o per te che già siamo adulti, ma per i bambini che , nel caso un giorno diventasse la normalità esser allevati da coppie gay, non avrebbero avuto la possibilità di scegliere.
Appare evidente che i nostri punti di vista sono assai discordanti in quest'argomento e che tali sono destinati a restare. Io resto quindi del parere che il papa sia stato VOLUTAMENTE ambiguo nel suo usare il termine pace e il mio parere su di lui l'ho già dato.
Riguardo al resto, se ne parlò molto prima che tu approdassi al forum su un ormai vecchio 3d. Mi permetto un OT e di risponderti in questa sede.
Che i bambini non possano scegliere è una realtà anche oggi. Io sono convinto che la famiglia sia un grande male per i più piccoli. Essere lasciati in balia di una coppia di adulti, qualunque essa sia, solo per il caso (a volte fortunato, ma molte altre sfortunato) di essere nati da un loro rapporto sessuale, mi sembra la più grande ingiustizia che a un bambino si possa fare. Quando apprendo di un disgraziato che compie un gesto folle o insensato, che sia esso un suicidio, o una serie di omicidi, o una delle tante follie che siamo abituati a sentire, mi chiedo che cosa sarebbe stato di quell'individuo (e conseguentemente della società che lo circonda) se fosse stato meno sfortunato da nascere altrove. Io credo che i bambini dovrebbero vivere e crescere tutti allo stesso modo, avere tutte le stesse opportunità di base, per potersi poi affermare o meno nel rispetto della propria personalità, non per plagio della personalità di questo o quell'altro genitore.
Comunque è un'idea mia, che boccia la famiglia eterosessuale così come quella omosessuale e che sono convinto che non condividerai.
Eppure devi ammettere che, per come sono andate le cose, trattasi di storia ormai, la famiglia non può più esistere. Il concetto cattolico di famiglia non può più essere difeso perché la vostra arringa l'avete persa con l'avvento del divorzio. Se ci rifletti, già al presente, le famiglie si sono nella maggior parte dei casi, trasformate in piccole comuni, dove i figli di tizia e di caio convivono il week-end per poi convivere con quelli di sempronia i primi e di pincopalla i secondi nel resto della settimana...: ma che cosa volete difendere ancora? Un papa illuminato (e ce ne sono stati) sarebbe in grado di adeguarsi ai tempie di fungere da guida in un contesto reale e non nella fantasia di una società da inizio secolo scorso.
Ho fatto molta confusione, mescolando in un discorso a getto due concetti importanti, quello dei bambini e dei loro diritti e quello della famiglia, che andrebbero discussi distintamente, spero di essere stato almeno un po' comprensibile.