Si può vivere senza mangiare, "cibandosi solo di luce". Questo è l'inquietante risultato di uno studio che viene riportato dalla Bild citando un ricercatore. Il popolare quotidiano riferisce l'esperienza del chimico di Braunschweig Manfred Werner, direttore di un istituto di ricerca sul cancro, che afferma che si può tranquillamente vivere senza mangiare. Come lui, che dal 2001 non mette più cibo in bocca.
Alto un metro e 74 centimetri il ricercatore ha perso di colpo venti chili senza mangiare, ma poi il suo peso corporeo si è stabilizzato sui 68 chili. Il dottor Werner, di 56 anni, racconta di avere cominciato per curiosità l'esperimento quattro anni fa. Per una settimana non ha bevuto e mangiato nulla. La settimana successiva ha bevuto solo acqua e succo di arancia molto diluito (solo 25%). Quella dopo ha bevuto un succo più concentrato (40%).
"Dopodiché - racconta - il mio corpo si è abituato: non ho più bisogno di alimenti", gli basta l'energia solare. "Io stesso non ho una spiegazione, evidentemente l'energia della luce e la materia sono interscambiabili, se uno ci crede", dice lo studioso che sul fenomeno ha scritto un libro. A suo dire, non ha neanche bisogno di una maggiore esposizione ai raggi del sole o di un solarium: la "luce è una energia divina che abbonda ovunque", dice.
Secondo il dottor Werner, l'alimentazione solare non è come il digiuno: "Quando si digiuna il corpo è costretto a intaccare le riserve, si consuma". Lui invece si sente più sano, vitale: "Bevo un litro e mezzo di liquidi al giorno, succo, acqua, te', caffe". Dopo un check medico di dieci giorni in una clinica, i risultati erano, a parte delle piccolezze, tutti a posto.
Di parere diverso il direttore della Società Tedesca per l'Alimentazione, Helmut Oberritter: "lo ritengo altamente improbabile", dice. "Anche se uno beve tutti i giorni molto succo mancano le proteine e gli acidi grassi". Quanto al trarre energia dalla luce, anche qui il dottor Oberritter ha i suoi dubbi. "Solo le piante possono farlo, agli uomini manca la clorofilla".