Mi siedo al bar e chiedo un cappuccino,
la trippa e un due/tre etti di caviale;
poi prendo tra le mani il mio giornale
e schiaccio sull’istante un pisolino.

Leggo pertanto - o è spasmo onirico -
che Totti ha silurato la Moratti
e insieme con il vecchio papa Ratti
ha messo in piedi un sistema empirico.

Si vince – ma alle volte anche si perde-
puntando sulla ruota di Venezia;
se il MOSE non è proprio una facezia,
S. Marco si trapunterà di me*de.

Coi soldi che han già vinti i due volponi
si compran tonnellate di anacardi;
fingendosi autentici boiardi
sottraggon le pensioni dei vecchietti.

Convinto che Mastella abbia la rogna
mio nonno fa i risciacqui col Campari;
pensando che son sempre ca*zi amari,
dipinge grandi affreschi della pr*gna.

Nell’u*ero ci torno volentieri,
lasciando fuori gli psicanalisti;
e fuori lascerei anche i socialisti -
quelli di Craxi, almeno e i lor scudieri.

Dico - e nel mio dire son convinto –
che quando piove il sole è latitante;
Berlusca ha un sondaggio deflagrante
che dice che il suo pelo non è finto.

Sostiene che i suoi bravi sondaggisti
dan Prodi ormai più giù dei comprimari:
saranno sorci verdi e ca*zi amari
per quelli che ancor fanno i disfattisti.

Va a fondo con la nave il comandante,
le pantegane affollan le scialuppe;
se rischian vitto e alloggio … via! le truppe
dei mercenari cambiano mandante.

Nell’aria c’è una puzza nauseabonda
quale un’isola di guano me*duta:
Vittorio detto Sgarbi fa la muta
e dello spirto suo l’aere ridonda.



Invece Bruno Vespa non si sposta
lui resta come sempre a ‘Porta a porta’:
se mai, la faccia con manovra accorta
a un uscio e all’altro mostra – bella tosta!

Il fatto è che siam tutti un po’ orientati
dal grande esempio di Nostro Signore:
accoglier tutti, senza alcun timore:
pu*tane, menestrelli e deputati.