Originariamente inviata da
Abel Balbo
Certe volte le cose vanno imposte alla società, quando il comportamento usuale è dannoso.
Anni addietro si poteva guidare senza cinture di sicurezza e nessuno voleva metterle; invece è stato imposto il contrario, perché è un bene per la società, perché io non posso pagare le tasse per la sanità per curare te che ti fai male per aver avuto l'accortezza di legarti in automobile.
Idem per l'alccol, non si può bere se si fa un lavoro pericoloso o di responsabilità, per il bene di tutti.
Ecco, per il bene di tutti, dobbiamo darci un taglio con questi fornetti, stiamo ricoprendo di cemento estensioni enormi di terreno in modo assurdo, senza alcun ritorno utile.
Ma il problema di imporre la cremazione quale sarebbe? Che si impedisce alle salme di risorgere? Ma siamo impazziti? Non si può per rispettare una superstizione fare un danno alla società!!
E allora, Dark, se davvero parli in nome di una libertà assoluta del destino delle salme: perchhé non posso seppellire mio nonno nel giardino di casa mia? Perché dopo 20 anni se non c'è un parente in vita che rinnova l'affitto del fornetto, la salma o quel che ne resta viene buttata in un ossario?
Io non sono bigotto, sono razionale riguardo a certe decisioni da prendere.
A Roma il problema dei cimiteri è annosissimo: esistono praticamente due città piene di morti. Passi per quello monumentoale del Verano, che è storia e arte, ma l'altro è pieno e già si parla di realizzarne un terzo!
Per non parlare delle infrastrutture che un cimitero comporta, linee di trasporti e quant'altro...