Arcivescovo:basta con questa tradizione
Ancora religione mista a fanatismo nella Pasqua nelle Filippine, dove diciassette persone sono state crocifisse durante le cerimonie del Venerdì Santo che, come da tradizione, per la verità cruenta, mettono in scena la Passione di Cristo. In risposta a tutto ciò, l'arcivescovo Oscar Cruz ha dichiarato che nelle Filippine "non si deve più procedere alle flagellazioni e alle crocifissioni", esortando i vescovi ad intervenire
Anno dopo anno la località abitualmente calma di Cutud, 70 chilometri a nord di Manila, si è trasformata in luogo di pellegrinaggio e di fanatismo, con persone che recitano il ruolo di Cristo, si fanno crocifiggere sottoponendosi ad autentiche torture, per poi farsi ricoverare in ospedale con ferite a mani e piedi. Unica donna Mary Jane Marangon di 30 anni, svenuta nel momento in cui i chiodi sono penetrati provocando l'intervento di una squadra di medici. Generalmente i pellegrini sono spinti al sacrificio dalla necessità di ringraziare Dio per averli guariti da una malattia.