Avresti potuto postarlo per discutere di un fattore che non abbiamo preso in considerazione nel topic, cioè quello dell'uguaglianza. Visto che non hai scritto niente di tuo, ho chiesto^^Originariamente inviata da twixina
Ma comunque, io non sono d'accordo.
Il nocciolo della questione, alla fine, sono i soldi.
Se non ci fosse questo problema economico, anche con gli esami di riparazione a settembre si potrebbero benissimo garantire dei corsi di recupero (e quindi l'uguaglianza di opportunità che, giustamente, chiedi) pagando decentemente gli insegnanti.
Durante questi anni, con il sistema debiti-crediti, nessuno ha mai controllato se i corsi (che potevano anche essere fatti in itinere, a scapito di tutti) venivano fatti o no.
Il concetto di scuola pubblica è questo: lo Stato paga i docenti in modo dignitoso e li "obbliga" a fare loro i corsi di recupero per i propri alunni. Certo che se lo stato dà 10 euro all'ora (netti) è una presa per il culo.
Se anche fosse superato il problema economico io sceglierei comunque il sistema degli esami di riparazione.
Col metodo dei debiti c'è anche un problema educativo, a mio parere: l'alunno non ha un senso di responsabilità perchè, sia che saldi il suo debito, sia che non lo saldi, passa comunque.
Il messaggio è sbagliato in sé.
Se studi vai avanti, se non studi no. Così dovrebbe essere.