Nigeria: accusata di blasfemia, ragazza viene lapidata a morte dai musulmani
mercoledì, 12 luglio 2006
Lapidata per blasfemia. È accaduto a una giovane donna a Izom, un villaggio nella Nigeria centro-occidentale. «L´incidente è avvenuto circa due settimane fa, quando una ragazza di circa 18 anni è stata accusata di aver lanciato in una moschea un documento giudicato blasfemo», ha precisato il capo della polizia locale Salabiu Jamiu. Alcuni testimoni hanno riferito alla France Presse che la polizia ha sottratto la ragazza alla folla e l´ha rinchiusa, per la sua sicurezza, in una cella del commissariato del villaggio. Ma gli assalitori non hanno desistito e, dopo aver cercato rinforzi, «hanno liberato la ragazza e l´hanno lapidata a morte». Secondo la fonte, quattro agenti sono rimasti feriti. Un testimone ha detto che gli agenti hanno impiegato gas lacrimogeni per tentare di respingere la folla e hanno proceduto ad alcuni arresti. Il portavoce della polizia ha riferito che nessuno conosceva la ragazza nella zona e che nessuno ha chiesto la restituzione della salma. La sua identità e la sua religione restano sconosciute.
Fonte: Articolo 21
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La religione contribuisce a rendere più serena e rassicurante la vita di colui che la abbraccia, è utile per conferire una determinata strutturazione morale ed etica a una comunità ( paradossalmente risulta nei fatti molto più saldo e condiviso un valore ancorato a un'entità ultraterrena piuttosto che uno avente scaturigine dagli appartenenti della comunità stessa) però comporta anche questi atti di barbarie...
E faccio subito notare che siffatta barbarie non abita solo nella grande casa dell'Islam.