Per dovere di cronaca vi metto il link, ma penso che ne abbiate tutti letto / sentito notizia.
Noemi, ritrovato il cadavere della 16enne scomparsa a Lecce. Fidanzato 17enne confessa: "L'ho uccisa" - Repubblica.it
A me questa storia ha messo i brividi.
Poco fa mi sono malauguratamente imbattuta nel video dell'arresto dell'omicida, che ha rischiato il linciaggio perché, accompagnato fuori dai carabinieri, sbeffeggiava la folla. Mi ha fatto venire il mal di stomaco nonostante io non sia una persona molto impressionabile.
La famiglia di lei aveva anche denunciato il ragazzo. E non è servito a nulla.
Io sono davvero senza parole, è anche difficile formulare un pensiero davanti a una disumanità tale. Ci sarà sicuramente un enorme problema dietro l'educazione del ragazzo. Ma a diciassette anni sei grande, a diciassette anni capisci il confine fra il bene e il male e ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
In pochi giorni un gruppo di quindicenni assalta una turista polacca e una trans, due carabinieri violentano due turiste americane e questo. Non comprendo chi ne fa ancora un problema di razza. O una questione femminile. Non capisco perché al centro della discussione ci sia la vittima, quando dovrebbe essere un dibattito sui carnefici. Che le istituzioni siano quel che sono non lo ha mai messo in dubbio nessuno, ma c'era una denuncia della famiglia verso il carnefice in questo caso. E non c'è tutela della vittima. E non c'è la cultura della tutela, non ci sarà finché le due ragazzette americane "erano sbronze e quindi se la sono cercata"
(sempre per dovere di cronaca:
Firenze, il racconto delle ragazze: "Parevano gentili, poi lo stupro. Non abbiamo urlato per paura, quei due in divisa erano armati" - Repubblica.it)